“Phyrexia ha portato progresso, equilibrio e pace su un piano devastato da guerre che stavano spogliandolo delle sue risorse più preziose. Di fatto, i Pretori non sono differenti da Crucius su Esper. Anziché proclamarsi ambasciatori di un futuro migliore, tuttavia, i Pretori hanno scelto la via delle armi, spingendo i mirran a reagire di conseguenza. Hanno quindi cementanto l’idea secondo la quale Phyrexia sarebbe il Male assoluto. I Pretori non hanno compreso i propri errori, e Nuova Phyrexia è stata sconfitta.” –Ranalus, Evincara Dominante
In questo episodio
Dopo la fuga di Karn e la fine della Guerra, i mirran e i neo-phyrexiani vanno alla ricerca di un nuovo equilibrio.
L’equilibrio post-bellico
Nel corso dell’anno successivo alla fuga di Karn, Koth ed Elspeth lavorarono alacremente per unificare i mirran sotto la bandiera della Resistenza. Il Livello Fornace era stato invaso da centinaia di profughi diversi e provenienti da tutto Mirrodin, i quali avevano presto formato piccoli accampamenti solitari, il più grande dei quali era divenuto Piantina (Seedling). Era questo un luogo situato nei pressi della Lacuna Verde dove stava crescendo un giovane albero. Grazie alle capacità di neurok come Kara Vrist e Vy Covalt, presto i piccoli insediamenti riuscirono ad entrare in contatto con Piantina, e di conseguenza con Melira e la sua cura. Coloro che guarirono dalla Phyresis furono chiamati “Incorruttibili” e divennero i difensori e custodi della sylvok.

Intanto, i rapporti tra i Pretori si deteriorarono velocemente. L’editto di Urabrask che impediva agli altri phyrexiani di entrare nel Livello Fornace fu accolto con sfavore da tutti, ma l’unico che veramente si interessò alla vicenda fu Jin-Gitaxias. Già da tempo i due pretori non andavano granché d’accordo, e nel momento in cui i gitaxian scoprirono gli accampamenti mirran, l’Augure del Nucleo capì di aver finalmente trovato un modo per eliminare il rivale rosso. I rapporti delle sue spie raggiunsero Taj-Nar, ormai divenuto una cattedrale-fortezza dalla quale Norn dominava i Campi Taglienti. Quando anche la Grande Cenobita scoprì cosa avesse fatto Urabrask, decise di agire e di punirlo. Spinta dall’odio verso i mirran, Elesh Norn invase il Livello Fornace, sconfinando non solo nel territorio di Urabrask ma addirittura in quello di Sheoldred, conquistandoli. Entrambi sopravvissero all’attacco, ma persero gran parte del loro potere sui territori invasi.
I mirran in cerca di un nuovo equilibrio
Osservando questi eventi, la Resistenza approfittò dell’apparente difficoltà dei pretori per attaccare Norn attraverso azioni di guerriglia e piccoli conflitti. Ben presto, però, i leader della Resistenza si resero conto che ogni vittoria costava troppo in termini di vite umane, e non faceva altro che spostare l’attenzione di Norn sulla Resistenza. Purtroppo, nel momento in cui Koth ed Elspeth realizzarono questo concetto, era ormai troppo tardi. Nel 4.558 A.R. Piantina fu attaccato, Koth ed Elspeth furono separati da Melira, e il fulcro della Resistenza Mirran si disperse. In un gesto disperato, Koth decise di colpire direttamente i pretori phyrexiani, e dopo aver costruito una bombarcana da far detonare nella Sala del Trono, si diresse verso il suo obbiettivo, portandosi dietro anche Elspeth. Purtroppo, nemmeno questo colpo andò a segno. I due planeswalker furono scoperti, Koth costrinse Elspeth a fuggire, e solo per miracolo riuscì a ricongiungersi con Melira.

Intanto, i Pretori sembravano aver ritrovato un equilibrio precario. Tezzeret fuggì da Nuova Phyrexia non appena Bolas ebbe bisogno di lui altrove. Glissa, sopravvissuta allo scontro con l’artefice di Esper, si trovò a dover difendere i suoi territori dalle mire di Jin-Gitaxias. Questi catturò Ezuri e lo completò per poter strappare il Groviglio a Glissa e Vorinclex. Forse per ristabilire dei rapporti meno tesi e dimostrare agli altri Pretori chi avesse davvero il controllo del piano, Norn invitò i suoi pari per completare Atraxa, un angelo che era stato catturato nel tentativo di difendere un insediamento mirran e che Norn. Urabrask, forse per opporsi all’occupazione di Norn, fu l’unico a rifiutarsi di partecipare all’incontro. Atraxa divenne quindi un simbolo della capacità dei Pretori di lavorare assieme a uno scopo comune, sotto la guida e dominazione della nuova Madre delle Macchine, pronta a terraformare Mirrodin e cominciare una seconda, Grande Opera.

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Approfondimento su Mtg Loreweavers Ita: Sintetizzando Innistrad, capitolo 3: demoni alla riscossa
Episodio precedente: Phyrexia: storia di un incubo meccanico. Ricerca e liberazione
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