“Secondo alcune fonti riguardanti la geografia di Mirrodin, il Livello Fornace dove i mirran tentarono la loro controinvasione, è stato creato dal pretore Urabrask. Sappiamo però che tra il Nucleo e la Superficie c’è sempre stato un livello di mezzo, perché era lì che vivevano i goblin. Possiamo quindi supporre che Urabrask abbia espanso il Livello Fornace per occupare l’intero sottosuolo di Mirrodin, e non solo la porzione situata sotto le montagne di Oxidda. Tutto questo, naturalmente, prima della creazione delle Nove Sfere”–Lyak, Tessisapere di Vithia
In questo episodio
Dopo l’attacco di Nuova Phyrexia, i mirran raggiungono in massa il Livello Fornace, dando il via ad una vera e propria controinvasione.
Fuga o controinvasione?
Sin dai primissimi giorni di guerra tutti i mirran compresero come i phyrexiani fossero una minaccia troppo grande per essere fermata o anche solo arginata, e quasi fin da subito nacquero vari movimenti di resistenza, poi culminati nell’esperienza della Resistenza Mirran. Sconfiggere i phyrexiani in battaglia era estremamente difficile, e pensare di poter ricacciare indietro gli invasori era impossibile. Tuttavia, scampare al massacro non solo era possibile, ma anche conveniente. Visto che i phyrexiani si riversavano in superficie, i mirran si accalcarono intorno alle lacune, nella speranza di potersi nascondere all’interno di quel vastissimo regno sotterraneo che il nemico aveva abbandonato a sé stesso. E in effetti, così fu.

Gli anni dello Stallo avevano permesso ai phyrexiani di modificare radicalmente il sottosuolo di Mirrodin, e i Micosinti avevano trasformato quello che ai tempi di Memnarch era un immenso spazio vuoto in un mondo di gallerie sotterranee, prive di qualunque accesso alla superficie diverso dalle Lacune. Lo spazio era quindi tantissimo, i phyrexiani non erano così tanti da occupare ogni singolo centimetro di quel mondo sotterraneo, e in ogni caso non c’erano interi eserciti da combattere per la sopravvivenza.
Gli effetti della controinvasione
Approfittando quindi della confusione di quei giorni, moltissimi mirran sopravvissuti cercarono di raggiungere le lacune, assaltando Taj-Nar, Lumengrid, l’Altare di Araneas e soprattutto Kuldotha, naturalmente evitando Ish-Sah come la peste. Molti di loro non arrivarono mai a destinazione, ma il numero di coloro che riuscì a trovare rifugio nel Livello Fornace, fu probabilmente sufficientemente alto da spingere sempre più mirran ad abbandonare la superficie.

Oxidda era stata in gran parte risparmiata dai seguaci di Urabrask, che infatti non si era sforzato come i suoi colleghi nel conquistare la superficie. La maggior parte dei profughi, dunque si riversò in prossimità di Kuldotha, e lì fecero una scoperta sensazionale, che segnò una svolta nella guerra. Se non venivano attaccati o disturbati apertamente, i phyrexiani della Fornace Tranquilla erano innocui. Per la prima volta dall’inizio della guerra, i mirran osarono sperare di nuovo, e presto la Grande Fornace cominciò ad accogliere sempre più profughi. I phyrexiani, dal canto loro, non apprezzavano la vicinanza di quelle creature inferiori. Inizialmente risposero quindi con violenza alla “controinvasione”. Tuttavia, quando realizzarono che i mirran non interferivano troppo spesso con il loro lavoro quotidiano e che il loro numero stava rapidamente crescendo, gli operai della Fornace Tranquilla esitarono, e vennero assaliti dai dubbi.
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Approfondimento su Mtg Loreweavers Ita: Sintetizzando Innistrad, capitolo 3: demoni alla riscossa
Episodio precedente: Phyrexia: storia di un incubo meccanico. Genesi della Resistenza mirran
Prossimo Episodio: Martedì 18 marzo
Tutti i capitoli: Phyrexia: Storia di un incubo meccanico. Indice dei contenuti
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