“La Guerra delle Antichità, il poema scritto da Kayla Bin Kroog, non ha mai fatto riferimento a dei draghi meccanici che avessero nomi e personalità; per questo motivo, Ramos è stato considerato a lungo un mito da chi viaggiava nel Multiverso e forse persino Urza ricordava a malapena il suo nome. L’unico che per millenni è stato certo della sua esistenza, è il suo creatore Yawgmoth.” –Lyak, Tessisapere di Vithia
In questo episodio
Su Mercadia, l’equipaggio della Cavalcavento indaga sulla vera identità del dio Ramos, mentre un vecchio nemico torna all’attacco.
La vera storia di Ramos
Approfittando della ritrovata libertà, l’equipaggio della Cavalcavento partì dunque alla ricerca di Ramos, che secondo il Tomo Thran studiato da Hanna, deteneva alcuni pezzi dell’Eredità che ancora mancavano alla collezione. Così, Gerrard, Sisay, Takara e Orim, finalmente raggiunsero il dio dei Cho-Arrim, il quale si rivelò essere un drago meccanico phyrexiano, uno di quelli che Mishra aveva recuperato su Phyrexia durante la Guerra dei Fratelli e che suo fratello aveva riconvertito in un protettore.
Quando Urza aveva attivato il Sylex, Ramos aveva agito secondo le sue nuove “direttive”, fuggendo su Phyrexia assieme ad un gruppo di persone recuperate strada facendo. Tuttavia, la patria dell’Ineffabile non era certo un luogo ospitale per i suoi protetti, perciò il drago, danneggiato dall’esplosione del Sylex, aveva attraversato con le sue ultime forze il portale verso Mercadia, cadendo poi dal cielo e finendo per spazzare via la società precedente, fatta eccezione per i servitori goblin discendenti degli schiavi degli antichi consiglieri thran esiliati da Yawgmoth, i quali presero il potere a Città di Mercadia formando il consiglio dei Kyren.
Il furto delle Ossa di Ramos
Una volta finito il suo racconto, il drago donò all’equipaggio della Cavalcavento il suo tesoro più prezioso, la collezione di artefatti chiamata Ossa di Ramos. Le Ossa vennero però rubate da Takara, che tradì il gruppo e portò le ossa via con sé a Città di Mercadia. Fu lì che, una volta fatti prigionieri Karn ed Hanna, Takara rivelò la sua identità: ella non era altro che Volrath, nascostosi per tutto il tempo a bordo della Cavalcavento allo scopo di uccidere il traditore Starke (evento accaduto poco dopo il loro arrivo su Mercadia) e cogliere l’occasione per eliminare anche il fratellastro e il resto dell’equipaggio.
Il piano dell’Evincaro era ancora quello di impossessarsi dell’Eredità e diventare l’essere più potente del Multiverso, ma non aveva fatto i conti con l’esercito di Cho-Manno, che dopo aver radunato tutti i popoli di Mercadia, attaccò la capitale. Gerrard e i suoi compagni raggiunsero l’Evincaro in un hangar sotterraneo dove il Kyren nascondeva un enorme numero di navi da guerra phyrexiane.
Dopo aver sconfitto e apparentemente ucciso Volrath in uno scontro aereo, la Cavalcavento, forte delle nuove scoperte fatte su Mercadia e Rath, ripartì per Dominaria, sperando di essere ancora in tempo per avvertire i popoli del loro mondo dell’imminente Invasione.
Per approfondire
Mercadian Masques, di Francis Lebaron (ENG)
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Approfondimento su La Città delle Ombre: Esplorando Rath #6: la Predatrice e il suo equipaggio Mogg
Episodio precedente: Phyrexia: storia di un incubo meccanico. In fuga su Mercadia
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