“Grazie all’influenza dei cinque soli e all’alleanza stabilita con i tre guardiani corrotti, la Nuova Phyrexia prosperò indisturbata nel sottosuolo di Mirrodin. Si divise però in cinque fazioni ognuna con la sua idea su come portare avanti la Grande Opera. In quelli che Glissa avrebbe chiamato “anni dello Stallo”, l’influenza phyrexiana si diffuse lentamente e di nascosto. I pretori soffiarono sul fuoco dei conflitti tra i popoli di Mirrodin, producendo crisi di risorse per indebolirli e infine corrompendo singoli individui diffondendo il loro Olio Scintillante.” –Lyak, Tessisapere di Vithia
In questo episodio
Conosciamo nel dettaglio le idee delle tre rimanenti fazioni della Nuova Phyrexia, legate ai colori blu, rosso e verde.
Altre tre fazioni, altre tre ideologie
Il pensiero fideistico di Norn era parzialmente condiviso da Jin-Gitaxias, che tuttavia lo arricchì con una sfumatura più razionale e meno ideologica. Per l’Augure del Nucleo, la Grande Opera non era che un esperimento scientifico per far progredire Mirrodin verso un futuro radioso. I mirran erano mere cavie da studiare e da utilizzare per comprendere i meccanismi che regolavano il Multiverso, le verità nascoste dietro i deliri di Karn, e in ultima analisi, tutto ciò che era necessario comprendere e conoscere per raggiungere la perfezione ultima.
Di tutt’altro avviso era invece Urabrask, il pretore rosso che aveva stabilito il suo dominio nel Livello Fornace, a metà strada tra la società mirran e quella neo-phyrexiana. Per Urabrask, la Grande Opera era un lavoro. Essa non si sarebbe conclusa con il completamento dei mirran, e anzi, a malapena comprendeva quest’ultimo obbiettivo nella sua dottrina. Non erano i mirran a dover essere completati, ma Mirrodin stesso. Essendo stato corrotto dalla debole carne, andava consumato e ri-forgiato secondo il disegno del Nascosto. Tale opera sarebbe continuata anche dopo la conquista della superficie, in modo tale da mantenere attive in eterno le fornaci. Questo, avrebbe permesso inoltre ai phyrexiani della Fornace Tranquilla di rifugiarsi dietro al lavoro per mettere a tacere quei sentimenti di empatia nei confronti delle creature non phyrexiane di cui Urabrask e i suoi si vergognavano profondamente.
Infine, per Vorinclex, il pretore verde, e per Glissa, il suo braccio destro, la Grande Opera e il completamento dei mirran erano un mezzo. Essi volevano dimostrare la superiorità della specie phyrexiana e per stabilire un nuovo ordine naturale su Mirrodin. Attraverso una selezione naturale accelerata artificialmente e la creazione di creature coltivate in appositi giardini, Glissa e Vorinclex costruirono un esercito di mostruosità prive di intelletto, dall’altissimo potenziale bellico.
Ne vuoi ancora?
Approfondimento su Mtg Loreweavers Ita: Sintetizzando Innistrad, capitolo 3: demoni alla riscossa
Episodio precedente: Phyrexia: storia di un incubo meccanico. Pretori contro: le idee di Norn e Sheoldred
Prossimo Episodio: Martedì 4 febbraio
Tutti i capitoli: Phyrexia: Storia di un incubo meccanico. Indice dei contenuti
Per sostenere l’autore
Se vuoi sostenere questi miei riassunti di lore e ottenere da parte mia in cambio live o articoli dedicati al tuo argomento di lore preferito, puoi seguire i miei social per parlare di lore e rimanere aggiornato; oppure puoi offrirmi un caffé su Ko-fi; o una donazione su paypal; o ancora, puoi fare una sub sul canale twitch (gratis con Amazon Prime).