“Leggendo le fonti della storia di Mirrodin, si comprende come i troll del Groviglio fossero creature estremamente manipolatrici ed arroganti. Essi erano convinti di avere il diritto di decidere cosa fosse meglio per le razze più ‘giovani’. Inoltre, erano disposti a qualunque infamia pur di raggiungere il loro obbiettivo ultimo. È quindi plausibile pensare che Thrun abbia nascosto la verità su Phyrexia dapprima per poter guidare l’intero Mirrodin verso un futuro a suo parere migliore, esattamente come Chunth e Drooge fecero con Glissa, e poi per dare a Mirrodin una speranza, un motivo per unirsi e fare comunque un passo avanti verso la strada che lui aveva pianificato.” –Lyak, Tessisapere di Vithia
In questo episodio
Prima della guerra contro Phyrexia, il troll Thrun cresce la reietta sylvok Melira, la prima mirran a non avere metallo nel suo corpo.
L’incontro tra Thrun e Melira
Alcuni anni prima dell’Avvento di Nuova Phyrexia, in un periodo sicuramente successivo alla guerra vedalken-elfica, in una delle varie comunità umane della foresta nacque un abominio. Si trattava di un essere completamente organico, assolutamente privo di qualsivoglia escrescenza o copertura di metallo. L’umana fu abbandonata dai suoi genitori nel bel mezzo della foresta. Per sua fortuna fu trovata e adottata da un altro reietto come lei: Thrun, l’ultimo troll.
Thrun era uno dei pochissimi troll nativi di Mirrodin e quindi rimasto sul piano anche dopo la Scomparsa. Egli era inoltre l’unico della sua specie ad essere sopravvissuto al massacro operato dall’avatar di Kaldra, ai disagi prodotti dalla Quinta Alba e all’esercito di Memnarch proveniente dal Mar di Mercurio che aveva razziato la foresta durante la Guerra dei Livellatori.
Nonostante fosse giovane all’epoca, Thrun ricordava bene le storie che il saggio Chunth gli aveva raccontato. Altrettanto bene, quindi, ricordava le conoscenze che Glissa aveva condiviso durante i giorni del suo processo per tradimento. In breve, fatta eccezione per Geth, Glissa e Slobad, Thrun era l’unica persona al mondo a sapere non solo quali eventi avessero provocato la Scomparsa, ma anche che fine avessero fatto le persone che a tutti gli altri sembravano perdute per sempre.
Gli inganni di Thrun
Thrun sapeva cosa si celasse oltre le Lacune e sapeva che la Scomparsa significava che Memnarch era stato distrutto. Tuttavia, per qualche motivo sconosciuto, egli tacque. È possibile che Thrun abbia visto nella Scomparsa un’opportunità per Mirrodin. Forse la considerava come un modo per i suoi abitanti di prosperare e creare una nuova epoca di pace su quello che era di fatto il loro piano natale, finalmente libero dalla tirannia di Memnarch. Se avesse parlato, come avrebbero reagito i mirran? Sicuramente avrebbero cercato di abbandonare Mirrodin. Magari sarebbero impazziti come era impazzito il Guardiano, e il suo sogno sarebbe stato spezzato.
Così, nascosto nelle profondità del Groviglio, Thrun osservò l’evolversi della Storia, tatuando sulla sua pelle le informazioni che non aveva rivelato. Dopotutto era un troll, e i troll si sa, vivono molto a lungo. Con il passare del tempo, effettivamente le speranze di Thrun si realizzarono, almeno in parte. Le culture di Mirrodin crebbero e si trasformarono, nel bene o nel male. La pace era ben lungi dal realizzarsi, ma perlomeno il mondo era in equilibrio. Non era una soluzione perfetta, soprattutto considerato che il Dross riprese la sua espansione pochissimo tempo dopo la Scomparsa, minacciando di trasformare Mirrodin in un deserto di scorie. Perlomeno, nessun pazzoide aveva cercato di inventare nuove trappole dell’Anima, né aveva comandato ad orde di mostri meccanici di massacrare intere popolazioni.
La scelta di Thrun
Thrun fu tra i primissimi a notare che Mirrodin stava cambiando, che qualcosa stava modificando il paesaggio. Fu anche in grado di notare che nei pressi delle Lacune questo cambiamento era più rapido e violento. Probabilmente mosso da un senso di responsabilità nei confronti del suo popolo mirran, Thrun discese fino al Livello Fornace. Una volta sceso fino al Livello del Nucleo, egli scoprì una Nuova Phyrexia che stava ancora costituendosi.
Nonostante l’esistenza di una misteriosa civiltà sotterranea della quale non aveva mai sentito parlare lo spaventasse, Thrun decise di tacere ancora una volta, forse nella speranza che quella civiltà potesse creare un nemico comune contro il quale tutti i mirran si sarebbero uniti, mettendo da parte le divergenze. Tornò quindi in superficie, ignaro di ciò che il suo silenzio avrebbe provocato.
Forse si rese parzialmente conto del suo errore molto tempo dopo, quando si scontrò con la dura realtà: qualcuno o qualcosa aveva permesso a Nuova Phyrexia di progredire enormemente nel corso di pochissimo tempo, e ormai i livelli interni di Mirrodin erano stati quasi del tutto stati conquistati. Anziché parlare, però, Thrun scelse ancora una volta il silenzio, almeno finché non si imbatté in Melira, l’abominio organico.
A lei, Thrun raccontò tutto, forse nella speranza di rimediare almeno in parte al suo errore di valutazione crescendo una leader che grazie alle sue conoscenze e all’immunità dalla phyresis, potesse davvero unire i popoli di Mirrodin, riuscendo dove Glissa aveva fallito. I due si separarono dopo l’Avvento di Nuova Phyrexia, combattendo su Sfere diverse quando Elesh Norn terraformò il piano.
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Episodio precedente: Phyrexia: storia di un incubo meccanico. La Guerra del Groviglio
Prossimo Episodio: Martedì 19 novembre
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