“Ancora una volta, le fonti che raccontano la storia di Mirrodin sono confuse quando parliamo di silvok. Secondo alcune, Benzir era un giovane uomo di età compresa tra i venti e i trent’anni quando Nuova Phyrexia attaccò. Tuttavia, secondo altre, un druido con lo stesso nome diventò leader dei sylvok poco dopo la Scomparsa. Significa forse che Benzir è vissuto per circa 150 anni? Non abbiamo dati certi, proprio come per Kemba I e Kemba la Devota, è possibile che si tratti di due Benzir diversi.”–Lyak, Tessisapere di Vithia
In questo episodio
Dopo la Scomparsa, tra i sylvok sale al potere un giovane druido di nome Benzir, destinato a rivoluzionare il loro stile di vita.
L’ascesa di Benzir I
Poco tempo dopo la Scomparsa, un giovane druido sylvok di nome Benzir ricevette in dono una visione dopo aver bevuto veleno di un serpente-aculeo nel tentativo di entrare in trance e riuscire a comunicare con le anime degli Scomparsi, secondo lui ancora presenti nella foresta in una forma differente. Nella visione, il giovane vide un donna umana prendere la forma di un lupo rivestito di rame con lunghe corna di cervo. Immediatamente tutto gli fu chiaro: gli Scomparsi erano ancora nel Groviglio, e le loro anime erano diventate un tutt’uno con gli animali. Erano diventati una forma di vita superior,e in quanto perfetta sintesi tra uomo e bestia.
Ispirato da questa visione, l’autoproclamatosi Arcidruido Benzir diede vita ad un culto del tutto nuovo. Basato sull’adorazione degli antenati Scomparsi attraverso la venerazione degli animali del Groviglio, il culto si basava probabilmente sulla venerazione e l’imitazione di alcune qualità degli animali. Parliamo dell’istinto, la ferocia e soprattutto la forza fisica. Ben presto il culto di Benzir si diffuse tra i sylvok di tutto il Groviglio, i quali, obbedendo ai dettami dell’Arcidruido, cominciarono a realizzare dei reliquiari dedicati a questo o a quello Scomparso, all’interno dei quali lasciare offerte di cibo per gli animali sacri.
Per diverso tempo il culto di Benzir crebbe e prosperò, passando di Arcidruido in Arcidruido ed espandendosi così tanto da dover costruire un tempio che potesse gestire i vari reliquiari: il Tempio della Forza. Purtroppo, sul finire del secolo, la fortuna del culto andò scemando.
Gli eredi di Benzir I
Qualche anno prima della Rivolta Neurok che avrebbe posto fine all’epoca delle grandi sperimentazioni, i vedalken decisero di espandere il proprio dominio ben oltre il Mar di Mercurio. Il Sinodo ottenne dapprima il controllo delle coste dei Campi Taglienti, e poi avanzò fino all’interno del Groviglio. Lì, infatti, si nascondevano i nemici storici della loro razza: gli elfi.
Non è chiaro quale delle due fazioni abbia aperto il fuoco per prima. Ciò che conta, è che nel corso di questo conflitto, le relazioni diplomatiche tra elfi e sylvok, fino ad allora rimaste stabili (tanto che ai viridiani veniva persino concesso di avvicinarsi alla Lacuna e all’Altare di Araneas), si deteriorarono. La causa? La scelta degli umani del Culto di Benzir di non sostenere la causa anti-artificio degli elfi.
Ne vuoi ancora?
Approfondimento su La Città delle Ombre: Sintetizzando Innistrad, capitolo 2: la Tomba Infernale
Episodio precedente: Phyrexia: storia di un incubo meccanico. I sylvok nel Groviglio
Prossimo Episodio: Martedì 5 novembre
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