“Non possediamo informazioni precise su come la Guerra dei Livellatori abbia influito sulle vite dei moriok, ma sappiamo che solamente poco tempo prima della Quinta Alba, la “comunità” umana di Mephidross aveva subito un violento mutamento.“ –Lyak, Tessisapere di Vithia
In questo episodio
Dopo la Guerra dei Livellatori, i moriok, gli umani del Mephidross, si trovano ad affrontare grandi cambiamenti.
Gli ultimi leader dei moriok
Nel giro di poche settimane, Geth, Signore della Volta dei Sussurri, necromante dalla potenza straordinaria che aveva dominato il Dross per anni, se non addirittura decenni, aveva subito gravi umiliazioni da parte di Glissa Sunseeker. Per la prima volta da lungo tempo, quindi, l’invincibile signore di Mephidross si era rivelato per ciò che era: un moriok particolarmente capace, potente ed ambizioso, ma pur sempre un essere umano, e come tale, fallibile.
Questa “rivelazione” fece rapidamente il giro di Mephidross, e sorprese i discepoli della Volta, quei moriok che si erano sottomessi a Geth in cambio dell’opportunità di abitare ad Ish Sah anziché nel deserto all’esterno. Tuttavia, seppur debole, Geth rimaneva il padrone di tutti i nim di Mephidross, e questo solo fatto fu sufficiente per far piegare la testa alla maggior parte dei moriok. Sentendosi al sicuro dietro al suo esercito, Geth non considerò minimamente la possibilità di una rivolta, e troppo tardi si rese conto che effettivamente qualcuno avrebbe potuto detronizzarlo. A riuscire nell’impresa fu Yert, un moriok che Geth aveva dato in pasto al suo vampiro domestico e che grazie ad una alleanza con Memnarch e i vedalken, aveva ottenuto un artefatto in grado di sottrarre al Signore della Cripta il suo esercito.
In cambio, Yert avrebbe dovuto inviare i suoi nim contro i nemici del Guardiano, e non avrebbe opposto resistenza nel momento in cui i livellatori fossero usciti dalla Lacuna Nera. Fu così che Mephidross si trovò invaso dal giorno alla notte da eserciti di macchine da guerra che immediatamente attirarono le attenzioni dei moriok. Da sempre abituati a rovistare tra gli scarti meccanici, gli umani si gettarono contro i livellatori come mosche sul miele. Ogni moriok coltivava infatti la speranza di poter mettere le mani su uno dei mostri meccanici di Memnarch. Lo scopo era naturalmente quello di convertire le macchine in un’arma che avrebbe concesso il dominio sull’intero Dross al suo padrone. Dopo cinque anni di guerra, però, quella che era cominciata come una lotta per la supremazia, si trasformò in una battaglia per la mera sopravvivenza.
I moriok dopo la Scomparsa
Durante la Guerra, la maggior parte dei nim, mossi dal potere del Miracore, l’artefatto che Memnarch aveva dato a Yert per controllarli, aveva lasciato Mephidross per assediare Taj Nar. Questo aveva permesso ai moriok di combattere contro i costrutti del Guardiano senza interferenze da parte dei loro storici nemici. Tuttavia, quando cinque anni dopo l’inizio della guerra Yert fu ucciso da Glissa, il Miracore cadde nelle mani di Bruenna, la leader dei neurok. Ella quale sfruttò quindi l’artefatto per ordinare ai nim di tornare a casa. Inizialmente i moriok non presero bene il ritorno dei non morti. Presto, però, si resero conto che le mostruosità create dai necrogeni non erano più un pericolo. I nim si limitavano infatti a vagare per il Dross come bambole di carne prive di qualsivoglia istinto omicida.
Poi, nel momento in cui il Miracore e Memnarch si dissolsero nel Nucleo di Mirrodin, entrambi i nim e i livellatori caddero al suolo inerti. I moriok non ebbero nemmeno il tempo di festeggiare, poiché di lì a pochi attimi videro i loro compagni svanire nel nulla. Quasi tutti i moriok si fermarono per commemorare quello che sarebbe poi stato reintepretato come un sacrificio. La maggior parte, in maniera più pragmatica, approfittò del “sonno” dei nim per massacrarne quanti più possibile.
Il moriok Xanafar, autore dei Diari dell’Era dell’Alba, unica fonte storica che racconti come i moriok abbiano reagito alla fine della Guerra, non rivela quanto tempo sia passato tra la Scomparsa e l’Assalto dei nim. Sembra però abbastanza plausibile che si tratti di una manciata di giorni. Quando anche l’ultimo moriok si stancò del massacro e si chiuse nel suo dolore, i nim si svegliarono dal loro torpore. Fu allora che ricominciarono a massacrare i moriok come sempre avevano fatto.
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Approfondimento su La Città delle Ombre: Sintetizzando Innistrad, capitolo 2: la Tomba Infernale
Episodio precedente: Phyrexia: storia di un incubo meccanico. La Battaglia del Sinodo
Prossimo Episodio: Martedì 24 settembre
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