“Sebbene le fonti non siano chiare, la Reggente Kemba la Devota non aveva davvero intenzione di sterminare parte del suo popolo durante la Guerra dei Tal. Probabilmente era pronta ad arrestare e convertire forzatamente le personalità più importanti del movimento di opposizione o punirle con l’esilio. Tuttavia, forse accecata da una antipatia personale nei confronti delle idee di Obu-Tal, la Reggente non fece i conti con Juryan, quello che di lì a poco sarebbe divenuto il leader degli esuli.” –Lyak, Tessisapere di Vithia
In questo episodio
Mentre la guerra dei Tal tra Juryan e Kemba la Devota entra nel vivo, i phyrexiani di Elesh Norn fanno la loro mossa.
L’ascesa di Juryan
Non sappiamo molto di Juryan, se non che era un tipo carismatico, feroce, e soprattutto molto arrabbiato con l’élite Kha-Tal, forse per motivi legati ad una sua storia personale. Magari aveva creduto che la nuova Reggente avrebbe mantenuto la stessa flessibilità del suo predecessore. O, possibilmente, era stato privato dei suoi affetti dalle leggi stringenti di Kha-Tal. Fatto sta che nel momento in cui Kemba la Devota dichiarò guerra ad Obu-Tal, Juryan non rimase a guardare. Possiamo immaginare che l’idea di una secessione fosse stata accarezzata da tanti predecessori di Juryan, ma per un motivo o per l’altro, il distacco da Kha-Tal non era stato mai messo in pratica da nessuno di loro. Ormai però i tempi erano maturi, e dopo aver ottenuto il sostegno di molti degli Obu-Tal che in quei mesi stavano subendo la dura repressione della nuova Reggente, Juryan decise di abbandonare Taj-Nar per formare un proprio branco, un nuovo Obu-Tal che avrebbe risposto all’attacco della Reggente con la stessa violenza.
Colte alla sprovvista, le autorità di Kha-Tal non riuscirono a rispondere adeguatamente alle feroci incursioni degli Obu-Tal nelle terre esterne a Taj Nar, e non riuscirono ad impedire ai ribelli di conquistare una buona fetta dei territori della Reggente. Purtroppo per Juryan, nel corso degli anni successivi le forze di Kha-Tal si ripresero quasi tutto. Piuttosto che abbassare la testa e dichiarare la sconfitta, però, il leader ribelle continuò a combattere per la libertà di Obu-Tal utilizzando qualunque mezzo a sua disposizione. Cominciò recuperando gli antichi artefatti realizzati da Memnarch, finendo poi per allearsi addirittura con i neo-phyrexiani di Elesh Norn. È assai plausibile che all’inizio della guerra mirran-phyrexiana, Juryan si sia persino schierato con le truppe della Grande Cenobita, irretito dalla promessa di conquistare Taj-Nar.
Il destino di Kemba e Juryan
Kemba la Devota, dal canto suo, si pentì presto di aver scatenato la guerra. Aveva agito senza pensare alle conseguenze, ed ora, per colpa sua, il branco costruito da Kemba I era dilaniato da una guerra civile. Cosa avrebbe detto Raksha se fosse tornato mentre il branco era ancora diviso? Fino a quando Elesh Norn non conquistò Taj-Nar, Kemba la Devota cercò di far tornare gli Obu-Tal sui propri passi, utilizzando tanto la diplomazia quanto la spada. Ormai, però, il dado era tratto.
Kemba sedeva (nemmeno troppo metaforicamente) sulla Lacuna Bianca, il principale punto d’accesso alla superficie per gli eserciti di Elesh Norn, e probabilmente rimase imprigionata all’interno di Taj-Nar dalle stesse difese che la Guardia della Reggente aveva creato per impedire agli invasori di entrare nella città. Forse proprio grazie ai membri della sua Guardia, Kemba riuscì in seguito a fuggire e a raggiungere la Resistenza Mirran. Assieme a Melira e gli altri, la Devota continuò a combattere per anni.
Juryan, invece, ha probabilmente combattuto in prima persona contro i norniani, soccombendo nel tentativo di difendere i territori che aveva conquistato. Una persona così tanto rabbiosa, con così tanta passione dentro, probabilmente non si sarebbe ritirata nemmeno davanti a Yawgmoth stesso.
Ne vuoi ancora?
Approfondimento su La Città delle Ombre: Sintetizzando Innistrad, capitolo 2: la Tomba Infernale
Episodio precedente: Phyrexia: storia di un incubo meccanico. La Guerra dei Tal
Prossimo Episodio: Martedì 16 luglio
Fonti
The nonhumans cultures of Mirrodin di Doug Beyer (ENG)
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