“Quante Kemba sono esistite nella storia di Mirrodin? Una sola, vissuta per più di centocinquant’anni? O forse ce ne sono state di più? Come sempre, Mirrodin mette di fronte a noi storici l’ennesimo mistero incomprensibile.”–Lyak, Tessisapere di Vithia
In questo episodio
Dopo la Scomparsa, una nuova leader prende il comando del popolo dei leonid. Il suo nome, Kemba, porta con sé un grande mistero.
Quante Kemba?
Secondo le fonti, il nome dell’eroina che prese il comando di Taj-Nar dopo la Scomparsa sarebbe Kemba. Come molti di voi sapranno, questo è anche il nome dell’ultimo leader dei leonid ad essere stato incoronato Reggente prima dell’avvento di Nuova Phyrexia. Kemba la Devota, ossia la Kemba di Cicatrici di Mirrodin e di Phyrexia Tutto Diverrà Uno, potrebbe aver cambiato il suo nome proprio per giustificare la sua leadership. Oltre a legarsi alla tradizione, questo le avrebbe permesso di identificarsi in quell’eroina che come lei aveva dovuto affrontare un periodo di grande tensione. Molto probabilmente è per questo motivo che le due Kemba sono ancora oggi considerate la stessa persona. Un’altra ipotesi vedrebbe in questa storia un semplice caso di omonimia. Un’altra ancora, vedrebbe in “Kemba” una sorta di cognome dal significato particolare, un po’ come “Raksha”, che significava “Signore del Sole Eterno”.
Nelle prossime righe, comunque, io darò per buona soltanto la prima ipotesi. I Solcacielo Leonid come Kemba I sono da sempre cavalieri, e non chierici come invece è Kemba la Devota. Come vi dicevo negli scorsi articoli, la wizards ha fatto un casino con la timeline di Mirrodin. Di conseguenza, leggendo l’articolo “The nonhuman cultures of Mirrodin” con le conoscenze che abbiamo oggi, risulta che Kemba abbia quasi due secoli di vita. Nessun leonid di Mirrodin è mai campato così a lungo. Quindi, volendo razionalizzare questa parte della storia, ho tirato in ballo le ipotesi di cui ho parlato finora.
L’Ascesa di Kemba I
Pur non possedendo probabilmente nessuna ambizione nei confronti del comando, Kemba I fu proclamata leader dai leonid che lei stessa aveva portato in salvo, il suo branco personale. Tuttavia, come abbiamo visto, la società leonid dell’epoca era estremamente frammentata. Anche se alla notizia della proclamazione di Kemba certamente alcuni posarono le armi e si unirono a lei (vuoi per timore, vuoi per reverenza), la maggior parte dei leader degli altri branchi non fu particolarmente felice di udire la notizia. In fondo, l’unica cosa che dava a Kemba I il diritto di regnare sugli altri leonid era solo un branco più numeroso. L’eroina leonid corse quindi immediatamente ai ripari.
Le mosse successive di Kemba furono infatti interamente studiate per rafforzare le sue pretese al trono. Per prima cosa, la nuova leader rinunciò al titolo di kha, facendosi proclamare Reggente. Successivamente, Kemba giurò che quando Raksha e gli altri leonid scomparsi fossero tornati, lei si sarebbe fatta indietro, riconsegnando le redini del potere al vero kha. Fu una mossa davvero sorprendente, in grado di minare le ambizioni dei leader degli altri branchi. Difficilmente gli avversari di Kemba sarebbero riusciti a giustificare la loro ribellione dipingendola come una lotta giusta contro un’usurpatrice ambiziosa. Dimostrando di non essere interessata al potere e di aver accettato il ruolo di Reggente solo per guidare il suo popolo in assenza di Raksha, Kemba I mise sotto scacco i suoi rivali.
Le conquiste di Kemba
Non sappiamo se Kemba credesse o meno alla promessa del ritorno del kha, né se fosse veramente del tutto priva di ambizioni personali, fatto sta che il popolo credette in lei, e questo le permise di passare alla seconda fase del suo piano per il mantenimento del potere: ricostruire Taj-Nar.
Ora i leonid avevano di nuovo un kha (o comunque un suo surrogato), perciò era tempo di ufficializzare la posizione di Kemba sul trono fornendo al suo branco (rinominato Kha-Tal in modo tale da rendere palese a tutti che quello era l’unico branco degno di regnare sui Campi Taglienti) un luogo in cui stabilirsi, una terra promessa da abitare e poter chiamare casa.
È probabile che nel periodo immediatamente successivo alla Scomparsa (che i leonid chiamano Tributo dei Soli), i leonid fossero tornati ad uno stile di vita nomade, il quale comportava grandi sacrifici e gravi difficoltà nel procurarsi le risorse. Trovatisi quindi di fronte alla promessa di Kemba di farli tornare a vivere in quella che era stata la loro dimora ancestrale, il loro Antro Antico, e probabilmente anche in seguito a qualche battaglia sanguinosa (perché non fai cambiare idea ad un intero popolo senza far scorrere un po’ di sangue), i membri dei Tal ribelli abbandonarono una volta per tutte i loro leader, rientrando in Kha-Tal.
Tuttavia, come spesso accade, i sacrifici di quella che ormai era diventata la prima generazione di Mirran, furono dimenticati dalle generazioni successive, viziate dalla prosperità e dalla pace.
Ne vuoi ancora?
Approfondimento su MtgLoreWeaversIta: Mtg Live Lore: Completando – La storia di Mirrodin e Nuova Phyrexia
Episodio precedente: Phyrexia: storia di un incubo meccanico. Gli ultimi giorni dei leonid?
Prossimo Episodio: Martedì 2 luglio