Phyrexia: storia di un incubo meccanico. Ertai, il Traditore

Phyrexia: storia di un incubo meccanico. Ertai, il Traditore

“La storia di Ertai e Crovax ci dimostra come la forza più grande di Phyrexia sia sempre stata quella di rendere i propri nemici gli alleati più efficienti” — Lyak, Tessisapere di Vithia

In questo episodio

Mentre Crovax affronta un vecchio avversario, Ertai, stretto tra due fuochi, è costretto a prendere le parti del nemico.

Il tradimento di Ertai

Dopo che Crovax aveva ripreso il controllo della Fortezza, Belbe, per salvare l’amato Ertai, si era trovata costretta a incoronare il vampiro come evincaro. Proprio mentre l’elfa stava per concludere la cerimonia, una sfera di magia la colpì, paralizzandola e impedendole di completare l’incoronazione. Un istante dopo, nella sala del trono irruppe Greven, fiero di annunciare la presenza di un altro candidato al ruolo di Evincaro. A quel punto, un uomo entrò nella stanza e una volta giunto di fronte a Belbe, mutò forma, assumendo il suo vero aspetto tra lo stupore generale. Volrath, il vero Evincaro, era tornato per reclamare il suo trono.

Approfittando del momento di confusione, Belbe, che tra i due candidati, preferiva di gran lunga il razionale mutaforma, decise di giocare un’ultima carta per impedire a Crovax di diventare evincaro: organizzare un duello tra i due evincari. Crovax si scagliò immediatamente contro il mutaforma, ma Volrath riuscì a tenergli testa e persino a prendere il sopravvento.

La vittoria di Ertai

Mentre Volrath si preparava a colpire il vampiro, Ertai lanciò una magia contro la nemesi di Gerrard, permettendo a Crovax di sconfiggerlo. Dopo aver udito i rumori dello scontro, il giovane mago era infatti intervenuto a favore di Crovax ben consapevole che Volrath avrebbe ucciso anche lui, se avesse trionfato. Dopotutto Ertai faceva parte dell’equipaggio della Cavalcavento e dunque un compagno della sua nemesi: Gerrard. Belbe venne quindi costretta a incoronare Crovax evincaro, il quale, tuttavia, decise di premiare Ertai per il suo aiuto e lo lasciò andare a curarsi con l’artefatto di Belbe.

Nel frattempo, Eladamri riuscì a fuggire dalla cella dove l’aveva rinchiuso Greven per liberare Takara, la vera figlia del defunto Starke il-Vec. Fuggendo dalle guardie della Fortezza, Takara parlò a Eladamri di Dominaria, luogo di cui aveva sentito parlare da Volrath, e guidò i ribelli fino alle Aule dei Sogni, convinta di trovare un modo per fuggire. Dopo aver circondato i ribelli, tuttavia, le forze della Fortezza si bloccarono e Belbe chiese di poter negoziare con loro.

L’elfa sostenne di essere diventata ostile al regime di Phyrexia e decise di fare dono ai ribelli del suo portale personale, il suo ambulatore, già settato sulle coordinate di Dominaria. Eladamri dapprima apparve riluttante, ma davanti alla visione di un cielo azzurro e di una verdeggiate foresta dall’altra parte, accettò l’aiuto dell’elfa phyrexiana, facendole in cambio un ultimo dono: la libertà da Phyrexia. Riconoscendo nell’elfa la figlia perduta, Eladamri decise di liberarla da quel corpo, trafiggendola con una lama avvelenata.

Quando i soldati della Fortezza entrarono nelle Aule dei Sogni, trovarono Belbe a terra, morta, e nessuna traccia dei ribelli.

La corruzione di Ertai

Il giorno successivo, si svolsero i funerali dell’elfa, celebrati in concomitanza con l’esecuzione di Volrath. Di fronte ai suoi nemici, l’ex evincaro venne spogliato dei poteri donatigli dalla tecnologia phyrexiana e ridotto all’umano che era prima di raggiungere Rath. Dopodiché Ertai, ormai completamente corrotto dalla tecnologia phyrexiana, gli iniettò una dose di mutaroccia liquida, che il potere dell’Evincaro Crovax avrebbe manipolato per ucciderlo dall’interno. Infine, Vuel Kondo, non più Volrath, venne lasciato andare per la sua strada mentre Crovax accendeva la pira funeraria di Belbe.

Quando il fuoco si spense, Ertai sale sulla pira e afferrò il cranio della sua innamorata per conservarlo nella speranza, un giorno, di riportare in vita la sua amata…o perlomeno di vendicarsi di coloro che lo avevano lasciato indietro. Mentre Rath si sovrapponeva a Dominaria per l’ultima volta, i tre nativi poterono osservare nuovamente il cielo limpido sotto il quale erano nati.

Proprio di fronte a quella visione, Vuel esalò il suo ultimo respiro, felice di poter rivedere un’ultima volta il cielo che tanti anni prima aveva abbandonato per quel suo desiderio di effimera vendetta.

Fonti:

Nemesis di Paul B. Thompson (ENG)

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Approfondimento su La Città delle Ombre: Sintetizzando Alara #2: la Guerra dei Frammenti
Episodio precedente: Phyrexia: storia di un incubo meccanico. L’ascesa di Crovax
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