Benvenuti a “What’s the Pick?” Lost Cavern of Ixalan #1!
In questa rubrica analizziamo ogni settimana la prima scelta (“pick 1”) della prima busta (“pack 1”) di un booster draft, generalmente dell’espansione più recente. La nostra analisi si basa sul draft con umani (non bot) che sia quindi Premier Draft o Traditional Draft
Qui sotto troverete le carte della busta di oggi e un sondaggio nel quale potrete selezionare la vostra prima scelta. Più in basso ci sono anche le nostre analisi (potete leggerle a piacimento prima o dopo aver votato), a cura di LEO per Clepshydra e per Ambush Party, Francesco Carnivale e Giovanni Colombi.
Una volta risposto al sondaggio potrete confrontare la vostra scelta con quelle degli altri utenti e leggere le analisi per controllare che non vi sia sfuggito nulla! Ricordate: capire quali sono le scelte migliori e i motivi dietro alla selezione di una carta vi aiuterà a costruire mazzi migliori! Allora partiamo: What’s the Pick?
Pack 1, Pick 1 (Lost Cavern of Ixalan)
Le Nostre Analisi
Francesco Carnivale – Ambush Party
Ciao e benvenuti a un nuovo episodio di What’s the pick, come promesso nell’ultimo appuntamento dedicato a Eldraine, stavolta siamo su Ixalan, di ritorno dopo le due prime visite sul piano nel 2017/18.
Prima di addentrarci nell’analisi del pacchetto, visto che è il primo episodio, spenderei due parole per discutere sulle prime impressioni per quanto riguarda questa nuova espansione e le sue regole di ingaggio. Nessun colore è davvero ingiocabile, ma ci sono delle gerarchie, il blu è al primo posto, mentre verde e nero sembrano essere a sorpresa un po’ indietro.
Il primo Ixalan non era stato accolto benissimo, troppo aggressivo, con tribes troppo simili come funzionamento e troppo sbilanciate come power level che spesso spingevano a scelte ovvie in fase di draft, ci aspettavamo un reworking del set ma che partisse sempre da quelle quattro tribù, invece l’aspetto tribale è decisamente secondario, con la parziale eccezione dei dinosauri (che comunque richiedono qualche payoff uncommon/raro per funzionare al meglio) e le sinergie tribale sono al massimo un sottotema che ogni tanto può dare qualche vantaggio, ma non certo il focus dei diversi archetipi.
Molto più importanti invece sono il macrotema “artefacts matter” che si appoggia sull’abilità craft e sulla terna Jeskai e può variare da build più aggro/tempo a quelle più controllose e il macrotema basato sul cimitero e sulle varie meccaniche descend che invece è particolarmente presente nella terna Sultai. Le statistiche mostrano, come forse già intuibile dalla gerarchia dei colori, che il primo macrotema è supportato meglio del secondo, forse il blu è il colore migliore anche perché lascia più aperti prima di committarsi da una parte o dall’altra.
Combinazioni intermedie che mixano i due temi, come BW e RB sembrano funzionare male perché le sinergie previste per queste coppie sono molto meno supportate, con l’eccezione di RG dinosauri, che tuttavia funziona spesso semplicemente per l’efficienza e le larghe dimensioni dei dinosauri, più che per aspetti davvero tribali. L’ultimo macroarchetipo è quello legato alle caves, che ricorda un po’ le gates di RNA o i muri di DMU, in quanto è un archetipo ‘nascosto’, suddiviso fra più colori, che conviene imparare a draftare, visto che al momento è ancora molto sottovalutato.
Comunque siamo ancora alle prime settimane, è possibile che ci siano ancora archetipi inesplorati che dovremo imparare a far funzionare, questo set è uno dei meno banali degli ultimi tempi, ci sono state parecchie sorprese rispetto alle aspettative, e diverse carte che funzionano in maniera molto diversa in base al mazzo che le contiene, spingendo a decisioni di draft e deckbuilding non semplici.
Veniamo finalmente al nostro pacchetto e proviamo ad applicare i concetti espressi in questa introduzione.
Iniziamo come al solito dalle common: fra le rimozioni abbiamo Abrade che è da sempre una premium removal, a maggior ragione in questo set in cui gli artefatti hanno un ruolo importante, ben più di quanto visto nelle precedenti apparizioni su Amonkhet e Innistrad, poi Sawblades, che è la classica rimozione da mazzo di controllo a base bianca, col vantaggio di lasciarci un veicolo in late game (praticamente è un Chupacabra/Flametongue kavu, sempre ottimo in limited) e di sinergizzare col tema degli artefatti, e per finire Huatli’s Final Strike, è la classica rimozione per i mazzi verdi, un pò più costosa del solito, ma con velocità instant, bite e bonus di forza è un ottimo pick.
Fra i drop a 2 abbiamo scelte interessanti: Sunshot Militia ha un buon body difensivo e un’abilità che abbiamo visto diverse volte applicata a diverse sinergie, stavolta artefatti in luogo del più comune spells matter, ma si è sempre rivelata una carta utile per chiudere le partite, qui di artefattini sfruttabili, fra mappe, tesori, gnomi e altri token ce ne sono tanti. Ironpaw Aspirant è una carta che varia molto a secondo del mazzo di appartenenza, un 2/3 a 2 mana con chance di spostare il segnalino è sempre buono, ma a volte paga il non essere un artefatto. Oaken Siren è ottima per tutto quello che fa il blu, e inoltre è uno dei migliori target possibili per la Mythic uncommon del set, Zoetic Glyph. Panicked Altisaur è l’unica creatura di taglia maggiore cui sono interessato, è ottimo per tenere la board in terra e in cielo e al tempo stesso farci vincere la partita, ma forse in un pacchetto così ricco non è un first pick. Nello slot delle terre abbiamo l’ultima incarnazione di evolving wilds, ci dà maggiore libertà se usarla subito per fare mana incolore o “sfetcharla”, ma soprattutto offre sinergia con le caves. Le altre comuni sono a un power level inferiore o comunque non meritevole di attenzione, per cui passiamo alle uncommon, se riusciamo a distinguerle, vista la scelta infelice nel simbolo del set.
Colossodactyl è una creatura forte ed efficiente, con stats ottime rispetto al costo, non richiede nessuna sinergia giurassica per essere contenti di includerlo nel mazzo. Dauntless Dismantler è una carta che nei giusti matchup può essere utilissima, e il body la rende comunque maindeckabile in tutti i mazzi più difensivi. Dreadmaw’s Ire potrebbe essere una carta sottovalutata a un occhio disattento, ma in realtà è fortissima, è un trick efficiente e un bersaglio da distruggere lo trova molto spesso, richiede di essere offensivi, ma spesso è un superabrade che a un solo mana fa pure vincere un combattimento.
La rara è una carta complicata, o meglio, rischiosa, contro mazzi aggressivi potremmo dover rinunciare a buone pescate per non scendere troppo coi punti vita, ma se non siamo troppo dietro è un supermulldrifter con card selection, ed eventualmente contribuisce in super late game a recuperare i punti vita persi. Carto, è un bel commit su uno dei colori meno performanti, ma il power level è tale da doverlo considerare.
Al ballottaggio finale consideriamo quindi Deadmaw’s Ire (che continuo a preferire ad Abrade), Starving Revenant, ovviamente, e più a sorpresa Oaken Siren e Sawblades, che in realtà sono le carte con la win rate più alta in assoluto. Proprio la presenza di tante carte rosse forti, mi spinge a preferire una scelta che tagli un colore per dare un segnale migliore. A questo punto la scelta è filosofica: è meglio prendere la carta con migliore impatto individuale (basti vedere gli IWD per rendersene conto), o quella che ci spinge nel colore e nell’archetipo migliore? Entrambe le scelte sono valide, però personalmente preferisco prendere la carta meno rimpiazzabile, consapevole che ci saranno altre occasioni nel resto del draft per prendere la carta a cui rinuncio, inoltre il nero potrebbe essere più aperto e iniziando il draft con una rara molto forte si può provare a trarre il meglio del colore.
Per cui picko Starving Revenant nella speranza di fare un mazzo che difenda bene e vinca poi in late game.
Leo SDR – Clepshydra.it
Ciao a tutti e benvenuti a “What’s the pick”. Io sono Leo_SDR (Leonardo) e per la prima volta ho la fortuna di scrivere per questa rubrica. Ho giocato a Magic in maniera discontinua dal 1996, ora sono un giocatore prevalentemente di MTG Arena sia in Bo1 che Bo3. Sono molto appassionato al mondo del limited e cerco di informarmi e studiare il più possibile i formati ancor prima della loro uscita in digitale.
Prima di affrontare l’analisi della busta, vorrei parlarvi delle mie opinioni riguardo al meta di questo set e dare, inoltre, un breve sguardo ad archetipi e relative sinergie.
Per me una delle regole fondamentali di questo set è che la partita inizia al turno 1. Ci sono tantissimi 1 drop perfettamente validi e alcuni 2 drop che possono prendere le redini della partita se ignorati. Di conseguenza io tendo a dare priorità, nel caso di indecisione, ai drop bassi. Ciò non significa che le partite finiscano per forza in quattro turni, ma che se non ci occupiamo la board, dobbiamo poter almeno interagire con quello che sta facendo il nostro avversario senza dargli troppo spazio per sviluppare il suo gioco.
Un altro fattore a cui presto attenzione è che le carte anche di uno stesso colore hanno caratteristiche diverse e non per forza sono ottimali se inserite nello stesso mazzo. Quando inizio a draftare già dal primo pick mi chiedo cosa voglia fare il mio mazzo e cerco di scegliere carte che vadano sempre in accordo col tipo di mazzo e la sua win condition. Ad esempio non darò priorità a removal che distruggono creatura attaccante o bloccante in un mazzo aggro, cercherò invece di avere dei trick che mi permettano di oltrepassare un drop a 4 o 5 dell’avversario.
In questo set il power level dei colori è abbastanza bilanciato, possiamo trovare diverse argomentazioni per dire che il bianco o il blu siano i colori più forti, seguiti dal rosso e il verde, infine il nero. Questo è determinato dalla qualità delle comuni, il verde e il nero risultano leggermente più lacunosi.
In questa espansione nella mia testa divido gli archetipi in 4 diverse categorie. Jeskai “Artifact Matter” sono quei mazzi in cui riscontriamo una grande concentrazione di artefatti e sinergie intorno ad essi. Possono essere mazzi molto aggressivi come Izzet pirati, ma anche più control, a questo si presta di più Azorius.
I Sultai sono i mazzi “Descend” che mirano ad aumentare il prima possibile il numero di permanenti nel cimitero così da potenziare le proprie carte. Sono di una tier inferiore rispetto ai primi in quanto necessitano di enablers e pay-off e soprattutto di pescarli nel giusto ordine. La necessità di questo setup li rende meno aggressivi e un po’ più soggetti ad incepparsi.
Gruul e Selesnya sono degli aggro beatdown. Il primo gioca creature con statistiche importanti insieme a trick per chiudere la partita. Il secondo tende a costruire board più ampie con creature più piccole.
Rakdos e Simic sono tendenzialmente archetipi “good cards” le cui sinergie non sono state sviluppate benissimo e abbiamo bisogno di molte carte rare e non comuni per fare in modo che siano vincenti.
Dopo questa introduzione, arriviamo finalmente alla busta! Essendo il set ricco di bombe l’occhio cade subito sulla rara Starving Revenant che è sicuramente una carta da considerare, è uno dei payoff migliori per i mazzi “descend”. Il floor è una 4/4 che fa surveil 2, che ci può fare pescare 1 o 2 carte per 3 punti vita ciascuna. Non sono pochi, ma la sua abilità a descend 8 ci promette di farcene riguadagnare qualcuno ogni volta che peschiamo una carta. Il costo con due mana neri è proibitivo per uno splash ma comunque un mazzo non descend non sarebbe interessato a giocarlo.
Nelle non-comuni Colassodactyl è una carta over stat per il suo costo con abilità forti sia dal punto di vista difensivo che offensivo, è inoltre un dinosauro che è una tipologia rilevante per alcune carte e che trova il suo habitat sicuramente in Gruul.
Dreadmaw’s Ire è un trick ottimo per il suo costo, che ci permette di distruggere un artefatto se facciamo danni all’avversario. Io cerco di non dare, però, priorità ai trick finché non ho ben chiaro che tipo di mazzo vorrò costruire.
Da ultima Spring-Loaded Sawblades è una removal che fa 5 danni ad una creatura tappate e lascia un pezzo a terra dopo che risolve la sua etb. A sua volta può essere craftato in un veicolo 5/5 con crew 1 che ha in più la possibilità di essere animato tappando artefatti. È sicuramente una carta solida il cui ambiente è quello dei mazzi più reattivi.
Le comuni più interessanti sono diverse. Ironpaw Aspirant è un 1/2 che ci permette di dare un segnalino +1/+1 su se stesso o un’altra creatura. È parecchio aggressiva e permette di dividere le minacce su più pezzi così da non essere troppo soggetti a removal.
Abrade è il removal rosso common per eccellenza. In questo set in cui gli artefatti sono centrali è una pick ancora più importante. Due mana deal 3 instant speed oppure la possibilità di spaccare artefatto la rendono veramente una solida carta.
Oaken Siren è un artefatto, è un pirata, ha volare e vigilance. In più è un ramp per artefatti. Cosa chiederle di più? È uno dei migliori 2 drop common nei mazzi Jeskai.
Sunshot Militia è una overperformer del set, non molto considerata ai tempi delle set review, è in grado di infliggere all’avversario una quantità considerevole di danni quando riusciamo a creare una board con tantissimi pezzi.
Per ultimo mi permetto una honorable mention a Staggering Size. Per me questo trick, grazie a trample, ha veramente overperfomato nei mazzi aggro che vogliono chiudere la partita senza dare all’avversario la possibilità di respirare e stabilizzare. Allo stesso tempo può essere giocata in risposta ad un removal avversario per salvare una creatura importante. Sono arrivato, non mi vergogno a dirlo, a giocarla in triplice copia e non pentirmene!
Detto ciò veniamo alla nostra pick. Nella mia testa le possibili scelte sono 3. Abrade è un buon removal che possiamo giocare in qualsiasi mazzo rosso. Oaken Siren è una carta fondamentale in Azorius artefatti o volanti, ma soprattutto una protagonista in Izzet pirati che è il mio archetipo preferito. In ultima, la nostra rara, Starving Revenant, ci dà un buon piano di gioco già dalla prima pick e ci dice di dare priorità a tutti gli enablers di descend.
Il mio pick è Starving Revenant, poiché ci permette di costruire un mazzo con un obiettivo preciso e cercarne da subito le sinergie, oltre ad essere la carta con il cieling più alto. In più possiamo provare a scommettere sul fatto che il nero, a causa delle sue performance, sarà underdraftato.
Giovanni Colombi – Ambush Party
Ciao e benvenuti al primo “What’s the Pick?” con Lost Caverns of Ixalan!
Molte cose sono cambiate dall’ultima volta che abbiamo draftato su Ixalan: le tribù sono passate in secondo piano, ora i mazzi si basano su meccaniche che sfruttano principalmente artefatti e cimitero.
Ma scendiamo nelle profondità del pacchetti di oggi che è, appunto, piuttosto profondo.
Starving Revenant non è una bomba ed è in uno dei colori considerati peggiori (l’altro è il verde). Ma sono problemi questi? Stiamo parlando di un potenziale 3 per 1: due carte ci costano 6 punti vita che non potremo pagare sempre, ma un 4/4 per quattro mana è ancora buono nel 2023. Se decideremo di non pagare i punti vita macineremo una o due carte e questo è utile nei mazzi Descend. Guardando le statistiche su 17lands i mazzi Descend non stanno avendo molto successo, ma questo è destinato a cambiare man mano che più giocatori esploreranno la meccanica. Personalmente ho avuto molto successo coi mazzi neri e non ho affatto problemi a prendere una carta nera come first pick.
Le uncommon del pacchetto sono tutte buone.
Colossadactyl è gigantesco per 4 mana. Difende molto bene dai volanti e può essere una minaccia in attacco. Non è, però, il genere di carta che amo prendere al p1p1, perchè sebbene solida non ha quell’impatto che cerco nel first pick, che in teoria dovrebbe essere una carta che sposta l’equilibrio della partita.
Dreadmaw’s Ire può essere facilmente sottovalutata. Il fatto che fornisca trample è molto rilevante con i dinosauri e distruggere un artefatto è utile in un formato che ne è pieno. Se le cose vanno come speriamo Dreadmaw’s Ire può essere un 2 per 1.
Dauntless Dismantler fa tanto per soli due mana. E’ ovviamente buono contro i mazzi artefatto, ma come 1/4 blocca bene e perciò possiamo considerarlo per il main deck. Ci sono delle partite in cui il Dismantler sarà la carta migliore del nostro mazzo. Un po’ troppa variabilità per un first pick, ma molto buono per completare i nostri mazzi bianchi.
Spring-Loaded Sawblades è quel tipo di rimozione a cui normalmente non vogliamo dare priorità. Ma attenzione! C’è una seconda faccia ed è piuttosto buona! Un veicolo 5/5 che possiamo animare in due modi molto semplici. Quando la partita va per le lunghe sarà molto utile poter attaccare o bloccare con la nostra rimozione bruttina.
In questo set ci sono comuni molto buone (che in set passati erano uncommon) e ne abbiamo qualcuna in questo pacchetto.
Abrade in questo set è fantastica. Quando non è più rilevante uccidere una creaturina avremo la possibilità di distruggere un equipaggiamento o uno dei tanti artefatti fastidiosi. Era uncommon in Hour of Devastation.
Huatli’s Final Strike è quasi una ristampa di Clear Shot, uncommon di Midnight Hunt ed Eldritch Moon che in più forniva anche un bonus di +1 alla costituzione: è una bella differenza perchè Clear Shot ci permetteva in alcuni casi di vincere un combattimento oltre che uccidere una creatura. Con Huatli’s Final Strike questo è più difficile, ma la presenza di diverse creature con Deathouch la rende una rimozione solida.
Sunshot Militia non la prenderei mai come p1p1, ma merita una menzione perchè in RW e UR è molto buona, permettendoci di utilizzare gli artefattini che avremo in gioco.
Dopo aver esplorato tutte le possibilità è arrivato il momento di scegliere una carta. Come vi dicevo gioco spesso mazzi neri e Starving Revenant è molto buona nei mazzi interessati a riempire il cimitero. Se la pescheremo quando la situazione lo permetterà pagheremo volentieri 3 o 6 punti vita per accumulare vantaggio, e questo è molto di più di quello che potremo ottenere con una delle rimozioni disponibili nel pacchetto. Se ancora non lo avete fatto vi consiglio di dare una possibilità a UB e BG, nonostante le statistiche poco incoraggianti su 17lands. Difendersi nei primi turni è fattibilissimo e ci sono poi tanti modi per vincere una partita lunga.
Il mio pick di oggi è quindi Starving Revenant.
Ne vuoi ancora?
Episodio Precedente: What’s the Pick? – Wilds of Eldraine #7
Prossimo Episodio: Venerdì 8 Dicembre
Guida Introduttiva al Draft (Video)
Non dimenticate di seguire i nostri social per rimanere aggiornati sui contenuti del sito! Buon gioco a tutti e alla prossima!