È il lontano 16 febbraio 2020, in uno scenario pre-apocalittico, Paulo Vitor Damo Da Rosa batte in finale delle World Championship Marcio Carvalho (con Jeskai Fires) e porta Azorius control sul tetto del mondo. È una data da ricordare, perché è anche l’ultima in cui vediamo un mazzo control puro trionfare ad un evento ufficiale Standard. Da lì in avanti, il nulla cosmico: risulta quasi difficile disegnare una timeline visto l’avvicendarsi di ban e “nuovi meta”; ma sappiamo tutti cosa sia passato per lo standard nel frattempo: Winota con Agent of Treachery, Fires of Invention al massimo della sua espressione, Temur Reclamation in versione Tier 0, qualche rimasuglio di mazzi companion (Lurrus Sacrifice), fino ad arrivare al 4c Omnath di queste settimane.
Conosciamo bene questi mazzi, perché tutti si sono ritrovati a perdere dei pezzi per strada, falcidiati da ban sparsi con la stessa leggerezza con cui si sparge riso ai matrimoni. Ciò che hanno tutti in comune, oltre appunto ai ban, è il fatto che non ci fossero risposte concrete alle loro minacce, nel gioco “Carta, forbice, sasso” mancava un tassello, il che ha portato la WoTC ad intervenire, siccome il meta, da solo, non riusciva a regolarsi. Senza girarci attorno, il tassello mancante a mio avviso, nel contesto del meta, è quello rappresentato dai “Draw-go” Control, storicamente presenti negli anni, come mazzi reactive forniti di removal molto forti, in grado di garantire un predominio in late game contro qualsiasi mazzo. Per la loro conformazione, sono mazzi che solitamente emergono quando lo standard ha un cospicuo numero di carte all’attivo, quindi a ridosso della rotazione, momento in cui il pool di carte in standard raggiunge quantitativamente il suo apice e permette una corretta selezione delle risposte alle minacce presenti nel formato.
Però, se stiamo a vedere l’anno in corso, il momento ideale per giocare control sarebbe dovuto essere quello subito dopo l’uscita di M21, e prima di Zendikar; ma così non è stato: sappiamo tutti quanto in quel periodo sia stato dominante Temur Reclamation, complice la dipartita di Teferi, Time Raveler; e nemmeno il ban di Wilderness Reclamation è servito in tal senso, visto che gli ultimi sgoccioli di standard della scorsa season sono stati un alternarsi di mazzi sacrifice e ramp. Rimane da interrogarsi sul perché di tutto ciò, perché nonostante gli interventi da fuori della WoTC non si sono più visti mazzi control al vertice del meta?
Ho intravisto diverse correnti di pensiero; da chi (come me) sostiene che da un po’ di tempo a questa parte ci sia un problema di bilanciamento Threat/Answer; per cui a qualsiasi minaccia dal power level molto alto, corrisponde una risposta molto più debole; che non neutralizza la minaccia, o che se lo fa, porta con se un trade negativo, tutto a vantaggio di chi aggredisce nella partita. C’è poi chi sostiene che il problema di fondo sia il fatto che la WoTC sia troppo tempestiva nei ban non dando tempo al meta per autoregolarsi e trovare risposte adeguate (ammesso che ne esistano); o ancora chi sostiene che le espansioni uscite nell ultimo anno solare siano monodirezionali, tutte indirizzate a rafforzare stili di gioco pro-active a discapito di quelli reactive. Le ipotesi sono tante, la realtà sembra però essere una sola (allargando il discorso anche ad historic): MTG Arena ha seppellito/sta seppellendo uno stile di gioco: il progressivo accellerare delle minacce in meta non accompagnate da un’adeguata velocità di risposta, rende sempre più difficile adottare uno stile di gioco speculativo: una partita è una vera e propria prova di forza fra mazzi che aggrediscono il game, se giochi sul tuo avversario invece che sul tuo mazzo, non riesci a stare al passo, sei destinato a soccombere.
In conclusione, possiamo dire che ora la palla è in mano alla WoTC, quello che vedremo nelle prossime 2/3 espansioni ci potrà dare una misura di quello che ci aspetta, potrà dirci se queste lacune nei meta sono solo un caso o qualcosa di premeditato; se dobbiamo aspettarci un futuro a tinte aggro/midrange, o se potremo tornare a contare le terre stappate avversarie nel nostro turno.