“Quando Phyrexia diede inizio all’invasione della superficie di Mirrodin, nessun mirran era minimamente preparato a combattere una guerra di quelle proporzioni. Tuttavia, non ci volle molto prima che gli abitanti della superficie formassero una resistenza.” –Lyak, Tessisapere di Vithia
In questo episodio
Dopo l’inizio della Guerra, i mirran devono mettere da parte le loro diversità e unirsi in una resistenza contro il nemico.
Resistenza contro l’invasore
Nei giorni in cui i phyrexiani di Norn si apprestavano a risalire la Lacuna Bianca per muovere guerra a Taj-Nar, la situazione dei mirran non era affatto rosea. I leonid erano ancora nel bel mezzo della guerra civile; i vedalken e i neurok, infiltrati dai phyrexiani di Jin-Gitaxias, erano impegnati a condurre incauti esperimenti sull’Olio, nella speranza che potesse sostituire il Siero di Lampidotteri; i moriok erano come sempre divisi e indeboliti dalla loro cupidigia; i rapporti tra goblin e vulshok (e tra i vulshok stessi) erano tesi come corde di violino, e i sylvok, tenuti appositamente all’oscuro di ciò che stava accadendo nel Groviglio, dovevano combattere contro gli elfi che Ezuri si era lasciato dietro, a loro volta impegnati a scacciare gli invasori.

Ria di Rifugio delle Lame fu tra i primi soldati degli Accordi ad avere a che fare con i phyrexiani, e grazie al suo coraggio, fin dai primi giorni della guerra gli auriok riuscirono ad organizzare una difesa più che dignitosa proprio nell’avamposto fortificato di Rifugio delle Lame, convincendo persino alcuni lossodonti a combattere al loro fianco. Per i leonid di Kemba la Devota, invece, non vi fu scampo. Gli eserciti di Norn marciarono fuori dalla Caverna della Luce di Taj-Nar, cogliendo di sorpresa gli uomini-leone e sterminandoli prima ancora che potessero rendersi conto di ciò che avevano di fronte. Le protezioni magiche innalzate per difendere la capitale dai ribelli, inoltre, si rivelarono un’arma a doppio taglio, e finirono per intrappolare i leonid all’interno della città.

L’altro volto della Resistenza
Dopo aver corrotto quanti più vedalken e neurok possibile, Jin-Gitaxias riuscì a spostare l’attenzione delle autorità di Lumengrid sulle zone di confine. Quando le sue truppe uscirono dalla Lacuna Blu situata sotto la Pozza della Conoscenza, trovarono quindi pochissima resistenza, che rapidamente spazzarono via. Ironicamente, furono proprio quei neurok e vedalken cacciati lontano dalla città a salvarsi. Furono infatti loro ad unirsi agli altri mirran per fornire le loro conoscenze alla Resistenza. La maggior parte dei combattimenti avvenne quindi al di fuori di Lumengrid. Tuttavia, a causa del carattere e delle necessità dell’Augure del Nucleo, la resistenza nel Mar di Mercurio avrebbe continuato ad esistere ancora a lungo. Questi ribelli, infatti, avrebbero costituito un costante rifornimento di cavie fresche al Motore di Progresso. Una volta conquistato Lumengrid e i confini più estremi del Mar di Mercurio, i gitaxian si stancarono presto della guerra, e si chiusero nei loro laboratori.

Nel Dross, la Resistenza non si formò neppure. Quando le truppe dei thane uscirono allo scoperto, si limitarono semplicemente a raggiungere le zone di influenza dei loro signori. I pochi moriok e vampiri che non erano già stati completati o uccisi nei decenni precedenti, furono completati. Per alcuni abitanti del Dross, l’ascesa degli orrori neo-phyrexiani fu vista addirittura come un’opportunità. Durante la guerra, infatti, furono moltissimi i mirran che anziché combattere Sheoldred, Geth e gli altri, si sottomisero a loro. Il vampiro Thrissik e il demone Azax-Azog, per esempio, furono premiati con il completamento e la nomina a thane. Questo permise loro di conquistare delle zone di influenza strappandole probabilmente ad altri thane, all’interno di un possibile piano di Sheoldred che in questo modo avrebbe creato un diversivo dietro al quale difendersi dai suoi molteplici nemici.

Anche nel Groviglio la Resistenza ebbe vita breve. La Lamina accelerò la corruzione del terreno, rendendo impossibile muoversi a terra a chiunque non fosse un phyrexiano. Glissa e Vorinclex parteciparono in prima persona al massacro, intensificando al tempo stesso la produzione di predatori da guidare in massa verso la superficie.
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Approfondimento su Mtg Loreweavers Ita: Sintetizzando Innistrad, capitolo 3: demoni alla riscossa
Episodio precedente: Phyrexia: storia di un incubo meccanico. Planeswalker in viaggio
Prossimo Episodio: Martedì 11 marzo
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