Phyrexia: storia di un incubo meccanico. L’ultima magia di Barrin

Phyrexia: storia di un incubo meccanico. L’ultima magia di Barrin

“Gli insegnamenti di Barrin sono sopravvissuti per più di tre secoli e mezzo grazie allo sforzo dell’Accademia di Tolaria Occidentale, fondata da ex studenti del Mago Insegnante nei pressi delle Isole Brucianti. Oggi a Tolaria Occidentale e nelle sue succursali, il metodo di insegnamento di Barrin, fatto di rigide regole ma anche di tanta comprensione ed empatia, è ancora utilizzato da quei professori appartenenti alla branca dei Barriniti. Grazie alle Vie dei Presagi, è anche possibile che presto trascenderanno persino i confini di Dominaria!” –Lyak, Tessisapere di Vithia

In questo episodio

Quando i phyrexiani attaccano Tolaria per la seconda volta, Barrin compie una scelta drastica che cambierà le sorti della guerra.

La lotta di Barrin

Dopo l’addio di Teferi e Jhoira, Barrin rimase da solo con Urza a gestire una situazione sempre più disperata. Dopo il primo mese di combattimenti estenuanti nelle paludi di Urborg contro i phyrexiani, il mago millenario cominciò a pensare di dover abbandonare la battaglia per spostare le truppe a Koilos e spegnere una volta per tutte l’antico portale con Phyrexia assieme alla Cavalcavento.

Urza gli aveva riferito che la nave volante era tornata e che il suo equipaggio aveva partecipato alla battaglia per Benalia. Oltre a voler infliggere un colpo durissimo a Phyrexia tagliando i rinforzi di Yawgmoth, Barrin voleva andare a Koilos per riabbracciare sua figlia Hanna e starle accanto per consolarla quando avrebbe dovuto darle la notizia della morte di sua madre Rayne. Purtroppo, Urza, che più volte era stato a bordo della nave come Viandante Cieco per guidare Gerrard e i suoi compagni, non era dello stesso parere, e nel tentativo di convincere l’amico fraterno a restare, compì un errore fatale.

Preso da sé stesso e dalle sue macchinazioni come sempre, il planeswalker si lasciò infatti sfuggire una verità terribile, che avrebbe distrutto Barrin: dopo il ritorno da Mercadia, poche settimane prima, Hanna aveva contratto la peste phyrexiana nel corso di un’incursione su Rath assieme al resto dell’equipaggio e nonostante tutti i tentativi di guarirla, alla fine era spirata accanto a Gerrard.

Il dolore di Barrin

In quel momento, qualcosa si ruppe dentro Barrin. Dopo aver passato un millennio ad assecondare Urza e i suoi deliri, dopo aver sacrificato la sua intera vita e persino la verità su sua moglie Rayne alla causa del planeswalker, il mago si era illuso di rappresentare qualcosa di importante per lui, di essersi meritato un trattamento perlomeno umano da parte sua. Invece, come sempre, Urza lo aveva usato come avrebbe fatto con una macchina e gli aveva persino nascosto la morte dell’unica persona al mondo alla quale tenesse: Hanna, la figlia che non vedeva fin da quando avevano avuto il loro ultimo litigio, a Tolaria, mesi e mesi prima.

Devastato dalla perdita, il Mago Insegnante raggiunse con un incantesimo di teletrasporto il tumulo di sua figlia, riesumò il corpo di Hanna, e viaggiò poi fino a Tolaria, dove riposava il cadavere di Rayne. Lì, si trovò di fronte ad un esercito di phyrexiani, attirati lì dalla riunione di planeswalker che Urza aveva organizzato solo pochi giorni prima, nel tentativo di formare una squadra di onnipotenti che avrebbero ribaltato le sorti della guerra. Di fronte all’orribile spettacolo dei seguaci di Yawgmoth che massacravano innocenti studenti con lame, gas e oscuri artefatti, Barrin concentrò tutta la sua furia, il suo odio e il suo dolore in un ultimo, terribile incantesimo, una palla di fuoco così grande da inglobare l’intera isola di Tolaria.

La fine di Barrin

Nel giro di pochi istanti, l’isola di Tolaria e i corpi di Barrin, Hanna e Rayne, vennero completamente spazzati via assieme a tutti gli invasori, consumati completamente dall’esplosione di fuoco più grande che Tolaria avesse visto dai tempi del Disastro. L’esplosione che ne conseguì fu talmente violenta da consumare non solo i phyrexiani, gli studenti moribondi, Barrin, Rayne ed Hanna, ma la stessa terra sulla quale l’Accademia sorgeva.

L’eredità di Barrin sopravisse nei ricordi dei suoi studenti migliori, Jhoira e Teferi, ma anche in quelli di tutti coloro che, nel millennio di vita dell’Accademia, avevano beneficiato degli insegnamenti del grande Arcimago di Tolaria, forse il più grande e potente dei maghi non planeswalker di Dominaria.

Note

Diversamente dalla Resistenza Mirran, che esiste tanto nella letteratura quanto nella voce dei suoi componenti, in nessuna fonte si fa mai accenno alla Coalizione come ad un’alleanza che combatte sotto il simbolo dei cinque colori di mana uniti; Dominaria combatté certamente contro Phyrexia, ma ogni esercito aveva la sua identità. Coalizione potrebbe essere quindi un nome nato durante o dopo la guerra, utilizzato forse da qualche singolo individuo in giro per Dominaria e poi dagli storici.“– Lyak, Tessisapere di Vithia

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