In questo episodio
La scalata al potere di Yawgmoth segna un punto di svolta nella storia di Phyrexia e Dominaria tutta. Nubi di guerra, però, si addensano all’orizzonte, minacciando le ambizioni del Padre. La Guerra Civile Thran inizia qui.
Phyrexia contro Halcyon
“Poca della tecnologia dei Thran è sopravvissuta all’Impero e i phyrexiani stessi non hanno più utilizzato la gran parte delle invenzioni di quei terribili anni di guerra. In ultima analisi, forse è stato proprio questo a segnare il destino di Yawgmoth.” –Lyak, Tessisapere di Vithia
Le ambizioni di Yawgmoth, tuttavia, non erano ben viste da tutti i Thran, specialmente da quelle popolazioni che nel 4.797 A.R. si presentarono ad Halcyon. Queste accusarono il Padre di aver compiuto esperimenti immorali nei quindici anni in cui era rimasto in esilio. La richiesta di esilio avanzata dalle vittime fu messa ai voti, e l’Impero si divise a metà. Da un lato, i sostenitori fedeli a Yawgmoth; dall’altro, gli oppositori del futuro sovrano di Phyrexia.
Fu così che subito dopo il voto, ebbe inizio una sanguinosissima guerra civile che si sarebbe conclusa dopo due interi anni, con il bombardamento e l’annientamento di numerose città dell’Impero e lo sterminio totale della fazione ribelle.
Alla fine della Battaglia di Halcyon, il trionfo di Yawgmoth sembrava assoluto, ma ancora una volta un singolo evento fu sufficiente a cambiare del tutto la Storia. Mentre il Padre ordinava di bombardare l’esercito nemico con delle armi in grado di annientare letteralmente la vita, un gruppo di coraggiosi piloti della fazione lealista spedì in orbita la Sfera Nulla, un gigantesco artefatto che aveva il compito di trasferire mana da Dominaria a Phyrexia e che avrebbe assorbito tutte le radiazioni magiche emesse dal Bruciatore, l’arma devastante del Padre.
La vittoria di Phyrexia?
Quando le bombe colpirono, una nube di mana si alzò dal terreno e non trovando alcun ostacolo e calò come una cappa sulla città stessa. Dietro ordine di Yawgmoth, tutta la popolazione di Halcyon attraversò il portale costruito da Dyfed, ma anche stavolta, le cose non andarono come previsto. Poche ore prima, infatti, Rebbec, che Yawgmoth aveva sedotto e riteneva fedele, aveva scoperto gli orrori che il Padre nascondeva su Phyrexia. Di fronte ad essi, Rebbec si era resa conto di avere un dovere da compiere: tenere lontano da Dominaria tutto ciò che riguardava quell’inferno meccanico.
Rebbec scoprì che Yawgmoth aveva esiliato i suoi oppositori politici sul lontano piano di Mercadia assieme a un gruppo di goblin servitori. Poi, dopo aver liberato Dyfed dalla lama che il Padre aveva infilato nel suo cervello per poter studiare la sua scintilla e dopo aver recuperato la pietra del potere con cui Gix aveva pugnalato suo marito, Rebbec prese la decisione più difficile della sua vita: chiudere il portale con Phyrexia.
Guidata dalla voce incorporea di suo marito e nonostante le proteste e gli ulteriori tentativi di seduzione portati avanti dal secondo uomo che aveva sinceramente amato, Rebbec utilizzò la pietra del potere per sigillare il portale, esiliando Yawgmoth e i suoi seguaci.
Rebbec morì poco dopo, lasciandosi consumare serenamente dalla nube di mana, certa di aver compiuto la scelta giusta esiliando per sempre un male assoluto. Purtroppo, le cose non stavano così.
Resurrezione
Yawgmoth e Phyrexia avrebbero impiegato millenni per riprendersi da quella battuta d’arresto. Presto, tuttavia, il Padre delle Macchine avrebbe trovato un modo per tornare a casa e reclamare ciò che riteneva suo. Nel frattempo, Phyrexia avrebbe prosperato sotto la sua guida, saccheggiando risorse da altri mondi e creando una società tanto avanzata quanto spietata.
Per cinque millenni l’immortale Yawgmoth attese pazientemente, alternando periodi di veglia a lunghi sonni durante i quali lasciava il comando al suo secondo Gix. Poi, un giorno del 20 A.R., la curiosità di due ragazzi spezzò il sigillo, liberando un male antico che avrebbe perseguitato Dominaria per quattromila anni.
Letture consigliate
The Thran, di J.Robert King (ENG)
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