Strixhaven Constructed Selection by Team Clepshydra

Strixhaven Constructed Selection by Team Clepshydra

Oggi vi portiamo un articolo un po’ speciale. Anziché fare un’analisi completa del nuovo set (Strixhaven), che hanno già fatto TUTTI, abbiamo selezionato alcune carte che ci hanno colpito particolarmente per scrivere un’analisi dettagliata e personale di esse. Nasce così la Strixhaven Constructed Selection by Team Clepshydra

Riccardo “moongoblin”

Ho scelto Il biblioplex per tutta una serie di motivi, ma è la carta che più mi è rimasta impressa dalla visone degli spoiler.

Il riferimento a Library of Alexandria è piuttosto esplicito, e nonostante le discrete differenze e un power level decisamente minore è al contrario una carta più versatile e più adatta al 2021. Al contrario la leggendaria Biblioteca risale al 1993, stampata nell’espansione Arabian Nights, ovvero la prima dopo il set base e l’ultimo set sviluppato direttamente da Richard Garfield. Aggiungo che Library non è legale in alcun formato se non in vintage dove è Limitata ad una copia, mentre è bandita in legacy. Non è mai più stata ristampata in quanto parte della Reserved List.

Tutto questo per farvi capire che questa nuova carta si rifà ad una delle carte più forti e iconiche del passato.

Ma analizziamo il testo e cerchiamo di capire quali sono le possibili implicazioni nei formati di Arena.

La prima riga è piuttosto standard per una terra: attinge 1 mana incolore. Dopo arriva il bello. Parafrasando: Quando abbiamo 0 o 7 carte in mano, al costro di 2+TAP possiamo guardare la prima carta, se è un istantaneo o stregoneria la possiamo rivelare e aggiungere alla mano, altrimenti possiamo scegliere se lasciarla in cima o metterla al cimitero.

A differenza della biblioteca originale possiamo attivare per la prima volta a t3, supponendo di avere ancora 7 carte in mano. Se ad esempio siamo on the draw e nei primi 2 turni ci limitiamo a giocare la terra di turno già al terzo potremmo effettuare un’attivazione. Lo stesso se abbiamo “ciclato” delle carte come Opt o Omen of the Sea o persino The Birth of Meletis. Tutto molto bello ed interessante, ma c’è un problema, che probabilmente avrete notato anche voi, anche qualora l’effetto andasse a buon fine saremo costretti a scartare a fine turno poiché avremmo 8 carte in mano. Possiamo risolvere il tutto aspettando fine turno del nostro avversario (t4) così da poter al contempo ottenere maggiori informazioni e in caso rispondere ad un’eventuale minaccia che potrà giocare.

Dove invece questa carta darà il meglio di sé saranno le situazioni di topdeck, con un mazzo appositamente studiato per approfittarne. In late game quando avremo parecchio mana, la possibilità di mettere al cimitero ulteriori terre, anche se non pescheremo una carta si potrà rivelare risolutiva. Se ci pensate in questi casi è come fare un pesco scarto di carta che non ci interessa. Un effetto simile a Desolate Lighthouse o al più recente Geier Reach Sanitarium, e molto più forte di questi nelle situazioni di topdeck.

C’è da aggiungere che, grazie alla precedente espansione, abbiamo un ottimo modo per avere mano vuota senza effettivamente perdere risorse. Avete indovinato: la meccanica Foretell. Semplice ed efficace.
Un ultimo trucco che può non essere scontato: se l’ultima carta che abbiamo in mano è un peschino potremmo lanciarlo e prima che risolva attivare The Biblioplex, sfruttando la finestra in cui non avremo carte in mano.

Insomma, questa carte sembra avere un discreto potenziale e si presta in mazzi UR che è la mia combinazione preferita, pertanto probabilmente mi vedrete giocarla nel prossimo futuro.

Elio “NiteOwl”

La mia scelta per il costruito (Standard/Hisotric) è: Elite Spellbinder.

Quello che tutti sanno di questa carta è che Paulo Vitor Damo Da Rosa è raffigurato nell’art in quanto vincitore del ventiseiesimo World championship. Così come per Javier Dominquez prima di lui che aveva dato il volto a Fervent champion, carta che tutti conosciamo bene come una delle colonne di mono red.

Ma perché ho scelto questa carta? Oltre al ovvio motivo mediatico che la carta del campione del mondo si porta dietro (chi non sogna di essere una figurina ufficiale del proprio gioco preferito?) ci sono ragioni di gioco che fanno essere Elite Spellbinder più che interessante.

Partiamo dalle statistiche: è un 3/1 con volare con MV 3 di cui un bianco specifico. Nessuna particolare restrizione come l’essere mitica o l’interdizione al blocco dei non volanti di Brazen Borrower ma anche nessun aiuto come Flash (cosa che PVDDR aveva richiesto ma non ottenuto). Nel panorama delle carte che esistono su Arena si piazza con un onesto 7 dato che i danni volanti fanno sempre male e il 3 in attacco la rende una minaccia concreta. Ma non è per le seppur apprezzabili stat che il chierico umano si fa notare bensì per il particolare effetto ETB che si porta dietro.

“Quando entra in campo guarda la mano di un avversario bersaglio. Puoi esiliare una carta non terra da essa. Finché rimane esiliata il suo possessore la può giocare. Una magia giocata in questo modo costa 2 in più”. Questo testo si porta dietro tutta una serie di considerazioni a mio avviso non banali.

1) l’effetto è un ETB. Ci sono cose che fanno rimbalzare i permanenti e questo mi pare un bersaglio perfetto ad esempio per Yorion
2) guarda la mano di un avversario bersaglio. Ho fatto una breve ricerca e il bianco non ha MAI avuto una carta che desse visione della mano dell’avversario. Questo è un fattore assolutamente da valutare quando giudichiamo questa carta.
3) puoi esiliare una carta non terra da essa. È lo stesso testo di rubapensieri ovvero non abbiamo limiti (terre a parte) alle carta che possiamo scegliere e la togliamo fisicamente dalla mano del nostro avversario spostandola in esilio.
4) finché rimane esiliata il possessore la può giocare. Questa parte è molto interessante perché NON prevede che la carta lasci l’esilio se Elite Spellbinder muore. Spesso il bianco rende al proprietario la carta esiliata in questo caso no.
5) una magia giocata in questo modo costa 2 in più. Le tasse lo sappiamo sono prerogativa del bianco e qui a mio avviso si gioca pesante. Immaginiamo di subire l’effetto a turno 3 e di perdere la carta che avremmo giocato il prossimo turno per almeno due turni di gioco se non saltiamo land drop. Mano rivelata, carta fuori dalla nostra disponibilità a meno che di pagare la tassa e con tutta probabilità turno rovinato. L’impatto nei primi turni è alto e dobbiamo già gestire una minaccia volante e incazzata. Non è una bella situazione. Certo potremmo ucciderelo, così come potremo giocare la nostra carta più avanti ma intanto i nostri piani sono stati svelati e non è tutto. L’avversario potrebbe giocarne un altra o aggiungere a questa tassa altre tasse come ad esempio Reidane, che va molto di moda ultimamente, creando una serie di fastidiosi effetti che minano il nostro impatto sulla partita.

Il mio giudizio è che vedremo Elite Spellbinder nelle liste di costruito del prossimo futuro e, anche se mi sono sicuramente dilungato, mi fa piace pensare che, se avete letto queste righe, vi verranno in mente quando giocherete o subirete gli effetti di Elite Spellbinder.

Ivan “Draivanhoe”

Avrei voluto parlare di Harness Infinity, ma avrei scritto solo una frase del tipo “è solo questione di tempo”. E poi l’illustrazione mi piace un sacco, ma sono di parte perché adoro il buon Seb.

Tesserò, invece, le lodi di Mila, Crafty Companion / Lukka, Wayward Bonder.

Ci troviamo di fronte a una carta bifronte (ha-ha) modale: questo significa due carte in una. Tuttavia, entrambi i lati presentano nel loro costo un doppio simbolo specifico, quindi arrotondiamo a una carta e mezzo perché sì.

Ciò che mi piace di questa carta è che sembra il risultato di una precisa formula studiata per lo Standard. Come molti di voi sapranno, infatti, questo formato presenta a livello strutturale delle caratteristiche che, salvo rare eccezioni, limitano molto la giocabilità di alcune carte. Mi riferisco alla necessità delle nostre giocate di avere un impatto immediato sulla partita.

Direi che entrambi i lati di questa carta ci riescono benissimo: da una parte abbiamo una creatura con statistiche decenti a costo 3 che, nel peggiore dei casi, farà perdere tempo al nostro avversario. Abbiamo una creatura che si sostituisce quasi sempre con un’altra carta, salvo rimozioni di massa.

Dall’altra parte troviamo un planeswalker che ci permette di fare qualcosa già nel momento in cui entra in gioco: ciclare una carta oppure addirittura pescarne due al prezzo di una oppure, ancora, resuscitare una creatura dal cimitero fino alla fine del turno dandole persino rapidità. Il costo è sicuramente impegnativo e durante il lancio potrà comunque essere neutralizzato, ma anche se non è ai livelli di altri viandanti sono sicuro che verrà inclusa in qualche copia fra lista principale e sideboard di alcuni mazzi anche solo per uno dei due lati.

Conclusioni

Queste sono state le nostre scelte personali, ma in Strixhaven ci sono davvero tantissime carte. Quali sono le vostre carte preferite? Fatecelo sapere nei commenti

A breve anche una selezione di carte per il limited!