What’s The Play? #2

Partiamo dalle cose rilevanti, la mano in realtà si compone di 1-3 volpi, e di 3-5 ciclanti ad 1 mana a seconda delle necessità. Pertanto sopratutto on the draw io sono molto propenso a tenere. Veramente non ci ho pensato neanche troppo, dopo aver giocato molto il mazzo, mi sono reso conto empiricamente che le partenze di turno 1 volpe portano spesso a vittorie, ancor più spesso se le volpi sono 2, e credo di aver sempre vinto (tranne questa volta) con 3 volpi di prima mano.

Ma facciamo i conti matematici come si deve. Qualunque terra pescata ci va bene, perciò abbiamo 17 pescate buone su 53. Al primo turno abbiamo 17/53=0,321 di pescare subito terra. Se non la pescassimo comunque preferiamo fare volpe t1. Pertanto di secondo abbiamo un’ulteriore 0,222=(17/52)x(36/53) di pescare terra naturale a t2. Se non l’avessimo ancora pescata e vogliamo ciclare aggiungiamo ulteriori (17/51)x(35/52)x(36/53)=0,152. Raggiungiamo un complessivo di 0,695 sommando i tre casi.

Colgo l’occasione per approfondire la teoria dietro la matematica che ho applicato, che non mi sembra corretto dare per scontata. Se già siete ferrati su questa parte potete saltare qualche riga, oppure fare un po’ di ripasso. Definiamo probabilità di un evento il rapporto tra casi favorevoli e casi possibili. Formalmente si usa la notazione P(E), letta come “probabilita dell’evento E”. Nel nostro caso dato che le carte dal mazzo sono in ordine casuale ma in quantità note possiamo calcolare la probabilità di ciascun evento. Abbiamo 53 carte nel mazzo, di cui 17 terre e 36 spell. Pertanto è possibile raffigurare l’insieme delle combinazioni con un diagramma ad albero.

Ogni nodo corrisponde ad una pescata e le probabilità dei due rami dipendono dalle pescate precedenti. Notiamo che l’evento “almeno 1 terra in 3 pescate” che abbiamo calcolato corrisponde a 1-P(“3 spell di fila”)=1-0,305=0,695. Si può infatti verificare che la somma delle probabilità calcolate in fondo all’albero è uguale ad 1.

Escludiamo subito la soluzione palesemente sbagliata, ovvero fare terra tappata. Era una trappola e spero nessuno l’abbia votata, dobbiamo aggredire e 2 danni non sono assolutamente rilevanti nel matchup. Tolta questa vediamo di analizzare le altre opzioni, già un po’ più sensate.
La scelta fondamentale in questo caso è il numero di pezzi che vogliamo avere in board in funzione delle risposte che il nostro avversario potrebbe avere. Dato che Esper ha rimozioni singole e Wratte bisogna cercare di non lasciare un solo pezzo nè troppi. Dato il fatto che spesso a t3 può scendere Teferi, Time Raveler vogliamo evitare, quando possibile, di lasciare una sola volpe 3/3 che verrà rimbalzata, lasciandoci a board vuota e senza modi per rimuovere immediatamente Teferi. Pertanto escluderei la singola volpe 3/3, dato che ne abbiamo altre e vogliamo sfruttarle. Ciclare con 3 volpi a terra fornisce 3 segnalini +1/+1 “gratis”, che sono chiaramente meglio di 2 e di uno solo. Avendo perfetta informazione sulla lista dell’avversario si potrebbe fare una scelta più precisa. Io mi sono sentito sicuro con due Volpi cercando di “girare intorno” a Cry of The Carnarium, che però magari il mio avversario nemmeno giocava. In compenso il mio avversario ha giocato Heartless Act sulla prima volpe e stappando ha lanciato Kaya, Orzhov Usurper, esiliandomi la seconda. Mi sono trovato a dover giocare Valiant Rescuer che ho pescato t3 che però è stato rimosso da Oath of Kaya, cosa che non sarebbe potuta succedere se fosse sopravvissuta una volpe 4/4 e attaccato Kaya. Al contempo singola volpe 4/4 sarebbe stata di nuovo preda di Teferi.

In questo caso la giocata più corretta secondo me era giocare 3 volpi, che nonostante perdesse dal menzionato Cry, era molto più resiliente a Kaya, Teferi, Oath of Kaya e Heartless Act. Inoltre questa soluzione punisce più duramente l’avversario, in mancanza di risposte adeguate nei primi turni, attaccando per 12 danni di turno 3, risultato più unico che raro in Standard.