La Risorsa più Preziosa

La Risorsa più Preziosa

Alcuni giocatori di Magic Arena sono tali per un semplice motivo: non possono (o non vogliono) permettersi il costo di questo gioco di carte. E no, non sto parlando dell’aspetto economico ma di quello temporale. C’è chi ha figli, chi ha il lavoro, chi lo studio e si ritrova occupato da chissà quante altre cose, così decide di passare ad Arena. Ad altri, invece, il tempo non manca.

Qui la tentazione di copia-incollare mille aforismi per descrivere la preziosità e la relatività di questa risorsa è fortissima, ma cercherò di risparmiarveli perché non è esattamente di questo che tratterò nell’articolo.

A qualsiasi giocatore di Magic: the Gathering (che sia in formato cartaceo, su Arena o Online) che non ha cominciato ieri sarà capitato, almeno una volta nella vita, di perdere o pareggiare una partita per aver terminato il tempo a disposizione. A volte è un sollievo, altre un po’ meno. In certe occasioni risulta addirittura frustrante, forse per l’integrità della partita o semplicemente per risultato finale.

Quello che vorrei fare qui è far riflettere sulla necessità di un sistema con conto alla rovescia negli incontri di MtG e dirvi cosa penso al riguardo, perché da quel che vedo/leggo/sento in giro mi è parso che alcune persone, anche troppe, non ne sentano il bisogno e anzi siano contro questo sistema.

IL CONTESTO È TUTTO

Cominciamo con qualche considerazione con cui, spero, ci troveremo tutti d’accordo:

  • Le piattaforme di gioco sono solo uno strumento e ognuna è diversa dall’altra. Per quanto alcune presentino somiglianze, dobbiamo sempre tenere a mente il contesto in cui ci troviamo: Arena è diverso dal tavolo della cucina, che è diverso dal tavolo del negozio, che è diverso da MtGO;
  • Giocare con un amico è diverso dal fare una partita con uno sconosciuto. Con una persona che conosciamo possiamo prenderci delle libertà, scherzare e simili, anche perché probabilmente nel frattempo saremo uno di fronte all’altro o ci staremo sentendo in chiamata e quindi si chiacchiera mentre si gioca. Con uno sconosciuto, che sia dietro a uno schermo o meno, alcune azioni o comportamenti risultano poco rispettosi o possono essere male interpretati. Questa sensibilità va esercitata soprattutto in contesti competitivi (ad esempio code classificate di Arena, MagicFest cartacei o Challenge di MtGO), ma vale perfettamente anche in partite più casual (ad esempio i Friday Night Magic in negozio o le partite in “gioco libero” su Arena e MtGO);
  • In Magic, i giocatori utilizzano il tempo esclusivamente per fare due cose: compiere delle scelte ed effettuare azioni. Per praticità, più avanti nell’articolo chiamerò questa possibilità “priorità” anche se so che non rispecchia al 100% la definizione del termine nel regolamento;
  • Tutto ciò di cui parlerò è riferito a eventi, incontri e partite ufficiali e ufficiose del gioco attualmente chiamato Magic: the Gathering e, di conseguenza, delle norme che regolano il gioco e ciò che gira attorno ad esso. Non sto parlando di partite a briscola né di tornei/incontri di giochi molto simili a MtG ma in cui le persone inventano regole tutte loro e che chiamano comunque Magic (del genere “a casa di mio cuggino non si può usare Nexus of Fate). Ognuno è libero di giocare a cosa e come vuole a casa sua, ma se ti invito a una partita a calcetto e cominci a palleggiare con le mani noi due potremmo avere un problema.

LE DIFFERENZE FRA LE PIATTAFORME

Detto questo, cerchiamo adesso di capire le differenze fra i vari strumenti a disposizione e metterli a confronto.

GIOCO CARTACEO
Negli incontri dal vivo il limite di tempo è “condiviso” dai giocatori che stanno disputando l’incontro, quindi questo non è misurato singolarmente.

Il tempo minimo è di 40 minuti, mentre non c’è un massimo. Nel regolamento viene consigliato un limite di tempo di 50 minuti per incontro, ma è a totale discrezione dell’organizzazione. Al termine del tempo a disposizione, le partite in corso terminano in pareggio e i risultati degli incontri vengono calcolati di conseguenza.

GIOCO VIRTUALE

In gran parte delle modalità di gioco delle versioni digitali (Magic Arena e Magic Online), il limite di tempo è gestito in modo diverso rispetto al gioco dal vivo. Qui, infatti, essendo possibile determinare in modo preciso e oggettivo la detenzione della priorità, il tempo a disposizione dei giocatori viene misurato singolarmente con un timer praticamente uguale a quello utilizzato negli incontri di scacchi (se impieghi meno di un secondo a passare la priorità allora è come se non avessi impiegato tempo a effettuare un’azione o compiere una scelta).

Su entrambe le piattaforme, quando un giocatore termina il tempo a propria disposizione perde automaticamente la partita in corso e tutte le eventuali partite successive rimaste da disputare per terminare l’incontro.

MAGIC ONLINE
Ogni giocatore ha a disposizione 25 minuti per ogni incontro
(operazioni di sideboarding fra le partite escluse, lì il limite è di 2/3 minuti per volta).

MAGIC ARENA
Su Magic Arena, ogni giocatore ha a disposizione 30 minuti per ogni incontro (sideboarding escluso, come sopra).
Inoltre, qui i giocatori hanno anche un timer che regola la durata dei loro turni (i simboli delle clessidre che vedete nell’angolino della schermata di gioco). Se giochiamo turni “veloci”, ovvero della durata inferiore ai 20/30 secondi, accumuliamo tempo bonus da spendere eventualmente nei prossimi turni. Il tempo a disposizione nel turno può variare anche in base alla situazione della partita (ce ne sarà concesso di più durante la dichiarazione dei bloccanti se ci sono molte creature in combattimento, ad esempio).

LO SCOPO DI TUTTO CIÒ?

Alcuni credono che le regole esistano per essere infrante. Io dico che non m’interessa quello che pensate riguardo la vita vera, so solo che i giochi sono tali proprio perché hanno delle regole. Gli obbiettivi di qualsiasi gioco sono la competizione e/o il divertimento/intrattenimento e le regole sono fatte per garantire almeno uno di questi due elementi.

In parole povere, sono profondamente convinto (e spero che molti di voi converranno con me) che questo gioco abbia un estremo bisogno di un sistema di limitazione del tempo per prevenire gli abusi e mantenere i due elementi di cui ho parlato prima. Come in politica e in economia, il nostro sistema potrebbe non essere perfetto. Potrebbe non essere oggettivo o “giusto”, però ne serve uno. E in mancanza della perfezione (messo che esista), ci si deve accontentare di ciò che è ottimale.

In che modo possiamo misurare questo valore, in questo caso? Attraverso il mantenimento di quei due elementi fondamentali, e mettendolo a confronto con altri possibili metodi.

CONCLUSIONE

Il sistema da “timer degli scacchi” non sarà perfetto, ma sono convinto che è il migliore che abbiamo attualmente perché previene il maggior numero di abusi rispetto a molti altri sistemi e permette al gioco di mantenere le caratteristiche che lo rendono tale.

Il tempo è estremamente prezioso e dovremmo sempre tenerlo in considerazione nelle nostre valutazioni, altrimenti può rovinarci. E comunque chi gioca Nexus non fa nulla di male, se lo gioca bene. Alla fine, la tentazione di copia-incollare qualche citazione ha preso il sopravvento.

“Incontrai un viandante di una terra dell’antichità,
Che diceva: Due enormi gambe di pietra stroncate
Stanno imponenti nel deserto… Nella sabbia, non lungi di là,
Mezzo viso sprofondato e sfranto, e la sua fronte,
E le rugose labbra, e il sogghigno di fredda autorità,
Tramandano che lo scultore di ben conoscere quelle passioni rivelava,
Che ancor sopravvivono, stampate senza vita su queste pietre,
Alla mano che le plasmava, e al sentimento che le alimentava:

E sul piedistallo, queste parole cesellate:
«Il mio nome è Ozymandias, re di tutti i re,
Ammirate, Voi Potenti, la mia opera e disperate!»

Null’altro rimane. Intorno alle rovine
Di quel rudere colossale, spoglie e sterminate,
Le piatte sabbie solitarie si estendono oltre confine.”

Ozymandias (1987) di Percy Bysshe Shelley (traduzione di Antonio Taglialatela)

Buon gioco a tutti,
Ivan